Politica

Chiese attaccate e il terremoto «Maledizione» sul tour del Papa

Paolo Manzo

San Paolo Il sesto viaggio del Santo Padre in America latina che lo vedrà da oggi sino a giovedì in Cile e poi in Perù, sino a domenica - non è iniziato nel migliore dei modi e, anzi, c'è chi si è avventurato ad ipotizzare una vera e propria «maledizione papale». Responsabile, forse, il «dolore di tanti argentini» che - per ammissione dello stesso portavoce della Conferenza episcopale del Paese del tango, Jorge Oesterheld - «fanno fatica a digerire che, pur sorvolando Buenos Aires, Papa Francesco per l'ennesima volta non verrà a far loro visita». A far pensare ad una «maledizione» prima la decina di bombe incendiarie con cui delinquenti, tra mercoledì e giovedì scorso, hanno attaccato almeno sei chiese 5 delle quali nella capitale cilena Santiago costringendo i Carabineros ad aumentare al massimo livello di guardia le misure di sicurezza. Ignoti sinora gli autori degli atti vandalici contro le chiese capitoline anche se le forze dell'ordine sospettano sia opera degli anarchici. Noti, invece, di attivisti di ANDHA Chile che difende i diritti di chi ha contratto debiti sulle prime case e che si sono introdotto l'altroieri nella sede della nunziatura di Santiago per «protestare contro gli sprechi di denaro dello stato cileno per ospitare Papa Francesco». Circa 15 milioni di euro a detta del quotidiano La Tercera per accogliere gli oltre 1,2 milioni di pellegrini (135mila dei quali argentini), montare 4500 mq di altari, 2000 mq di maxischermi, 80 Km di transenne e garantire la sicurezza durante le visite di Papa Bergoglio a una chiesa, due santuari, un carcere e un'università. Non bastassero le bombe molotov e la protesta nella sede diplomatica del Vaticano di Santiago, nella capitale del Perù Lima, 48 ore fa, un attacco incendiario anonimo ha gravemente danneggiato la gigantesca statua di Cristo, replica del più famoso Cristo Redentore di Rio, in Brasile. Forse a non portare bene, in questo caso, il fatto che la statua fosse stata donata dal gigante delle costruzioni brasiliane Odebrecht, al centro del maggiore scandalo di corruzione dell'America Latina di tutti i tempi. E sempre ieri, infine, un sisma forte che ha colpito la città di Arequipa, nel Sud del Perù, dove sinora i morti sono due, 65 i feriti e 17 i desaparecidos in una miniera.

Se non una «maledizione» di certo la sesta visita pastorale latinoamericana di Papa Francesco è iniziata nel peggiore dei modi.

Commenti