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Col Pd porti chiusi per le partite Iva

Col Pd porti chiusi per le partite Iva

Invocarono il «nuovo umanesimo» ed era una mancetta in busta paga. Chi agognava la «discontinuità» tra l'attuale governo e il precedente ieri ha cominciato ad avvistarlo all'orizzonte: secondo il Corriere, è allo studio una riduzione del cuneo fiscale per chi percepisce redditi fino a 26mila euro. La cifra è praticamente identica al tetto massimo per ricevere il bonus degli 80 euro di Renzi. Il tetto fu in realtà rialzato da Gentiloni da 24mila a 26.600 euro, su misura per ricomprendere i dipendenti pubblici dopo gli aumenti dovuti ai rinnovi contrattuali. La coincidenza delle cifre non è frutto del caso. Il Pd, come rivelò un censimento dei partecipanti alle primarie del 2013, è da tempo un partito che rappresenta in maggioranza pensionati e dipendenti pubblici. Fino a pochi giorni fa, quando i grillini erano ancora «gli scappati di casa» e non i «leali amici», era molto in voga nella vulgata del popolo dem la richiesta, un po' provocatoria e un po' no, di limitare il suffragio universale ai «competenti», categoria che nella weltanschauung progressista esclude ontologicamente chi non è di sinistra, e quindi vota dalla parte sbagliata perché, poveretto, non è abbastanza istruito. In realtà, nel discreto sfacelo prodotto in un anno e mezzo di governo gialloverde, si salva la norma che ha prodotto un regime fiscale più leggero per le partite Iva fino a 65mila euro.

La verità, dunque, è che il portafogli degli italiani sa benissimo in che direzione votare. Una parte degli elettori però, preferisce non ammetterlo e giustifica il proprio voto con la resistenza al fascismo, la reazione al razzismo, la solidarietà con gli immigrati. Eppure, il nuovo governo giallorosso è composto per metà dal movimento che considerava le Ong «taxi del mare» e per metà dal partito che, con una singolare capriola rispetto alle idee sbandierate fino al giorno prima, ha imposto severi limiti a quelle stesse Ong e fatto calare drasticamente le partenze dalla Libia. Non c'erano i mojito e le dirette Facebook, ma la sostanza non era poi tanto diversa. E infatti, in questi giorni le navi cariche di migranti continuano a trascorrere i giorni in mare in attesa di porti. I quali, erano chiusi in modo urlato prima e ora sono silenziosamente chiusi. Ma il punto non è tanto l'azione del governo, che prima o poi farà qualcosa per salvare la faccia, ma la reazione dell'opinione pubblica: l'indignazione pare essersi improvvisamente placata. Con i 5 Stelle che guardano al Sud e il Pd a chi ha una busta paga, fuori dai porti ora c'è soprattutto chi lavora a partita Iva. Il guaio per il Pd è che si tratta della parte più produttiva del Paese, la meno tutelata e più arrabbiata. E sempre più numerosa. Mentre chi ha il posto assicurato è in via di estinzione.

Come i voti per la sinistra.

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