Politica

"È colpa dei processi. Pronto a combattere anche questa battaglia"

Berlusconi si sfoga con i familiari: l'accanimento tra le cause della malattia. Milan ai cinesi: slitta la trattativa

"È colpa dei processi. Pronto a combattere anche questa battaglia"

Il cuore è il posto metaforico delle emozioni e della fatica. Il cuore fa male quando ti strapazzano l'anima. Negli ultimi anni Silvio Berlusconi ha dovuto fronteggiare troppi nemici. Ci sono stati attacchi concentrici, delusioni, tradimenti, ferite, eventi politici e pubblici che non si possono liquidare con un'alzata di spalle.

Non è il caso di affaticare il paziente con troppe visite. Nessuna processione in ospedale. I pochi che hanno avuto la possibilità di parlare brevemente con Berlusconi lo descrivono tranquillo, ma di certo non entusiasta di doversi sottoporre a un intervento comunque delicato. «Martedì racconta ero giù di morale. Ora non faccio i salti di gioia ma sono pronto a combattere anche questa battaglia».

Alle persone più vicine confida il suo stato d'animo. Se è vero che lo stress per la campagna elettorale ha contribuito a peggiorare il suo stato di salute, l'ex premier non non ha però dubbi a rivelare le cause della malattia: «I processi a cui sono stato sottoposto negli ultimi vent'anni e la cacciata da palazzo Madama in quel modo ignobile mi hanno fatto star male».

La rabbia è tanta, ma è il momento di pensare alla propria salute, anche perché il messaggio consegnato ai suoi mira proprio a frenare chi ipotizza di aprire in anticipo la guerra alla sua successione. «Resto a fare il padre nobile delle mie aziende e del mio partito. Fino a quanto non torno in forma non cambierà nulla». E non è un caso infatti che il Cavaliere abbia trascorso più di quattro ore insieme a Gianni Letta e Niccolò Ghedini. A loro Berlusconi ha voluto affidare un ruolo ad hoc per curare i suoi interessi. Il suo avvocato continuerà a seguire tutta la parte riguardante i processi, mentre l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio si occuperà, a nome anche di Forza Italia, di tenere i rapporti con la politica e le istituzioni.

La famiglia vuole soprattutto che in questo momento sia tranquillo. Niente affanni. Slitta anche la trattativa con i cinesi sul destino del Milan. E la politica? I figli avrebbero chiesto al padre di fare un passo indietro dalla vita pubblica, ma è un'ipotesi che il Cavaliere fatica ad accettare. C'è l'ipotesi di affidare la gestione ordinaria di Forza Italia a un coordinamento di dirigenti. L'importante è evitare liti e discussioni.

Sarebbe solo un nuovo affanno per Berlusconi.

Commenti