Cronache

Coltellate contro i passanti: la polizia gli spara e lo uccide

Il filippino soffriva di disturbi psichici. Ha aggredito anche un agente che ha reagito esplodendo tre colpi

Coltellate contro i passanti: la polizia gli spara e lo uccide

Un uomo che nella notte brandisce un coltellaccio da cucina, tenta di aggredire due passanti e poi si scaglia contro i poliziotti chiamati dai residenti spaventati. L'epilogo è uno degli agenti assaliti, che spara all'aggressore e lo uccide. Siamo in via Sulmona, zona Corvetto, prima periferia milanese. La Procura aprirà un fascicolo sulla morte dell'uomo, un filippino di 45 anni.

Le chiamate al 112 sono arrivate poco dopo la mezzanotte di lunedì. A mezzanotte e 20 la situazione è precipitata davanti agli occhi dei molti cittadini che si erano affacciati alle finestre. Il 45enne, Jerry Dimapulangan, si è saputo poi con disturbi mentali e precedenti per reati contro la persona e droga, si aggirava minaccioso con il coltello all'altezza del civico 23 di via Sulmona. Era visibilmente alterato, forse per l'uso di stupefacenti. Secondo il racconto dei residenti, l'uomo avrebbe cercato di aggredire prima un rider e poi un cittadino che stava uscendo da un palazzo. Entrambi sono riusciti a fuggire. All'arrivo della prima Volante il filippino si è avventato sugli agenti. I quali hanno cercato di neutralizzarlo con i manganelli. Nella colluttazione, uno dei poliziotti è caduto all'indietro e ha battuto la testa sull'asfalto. L'aggressore ha continuato e sferrare colpi cercando di colpire gli agenti, nel frattempo sono arrivate altre pattuglie, con il coltello e con un manganello raccolto da terra. Quando si è scagliato contro un altro operatore delle Volanti, un 23enne, quest'ultimo gli ha sparato. I colpi esplosi in direzione del filippino sono stati tre, due dei quali lo hanno raggiunto all'inguine, uccidendolo. I sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Soccorsi pure i due poliziotti, portati al Policlinico per ferite lievi.

Il pm di turno, Paolo Storari, è andato sul posto per un sopralluogo e per sentire i primi testimoni. Le indagini sono affidate alla Squadra mobile, che raccolgono le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze degli abitanti. Uno di loro avrebbe girato un video con il cellulare, anche se sembra che non sia particolarmente utile agli accertamenti. Secondo gli inquirenti però, il quadro è piuttosto lineare. Non ci sarebbero zone d'ombra nella vicenda. Sul corpo della vittima sono stati disposti l'autopsia e gli esami tossicologici. Dimapulangan era sposato e aveva due figli. Ma la moglie era andata via di casa con i bambini. Nella notte dell'accaduto il pm ha ascoltato in ospedale i due poliziotti aggrediti. Il più giovane, quello che ha sparato, era ancora sotto choc. Mentre ieri sera in Questura è stato il turno degli altri agenti che erano sul posto. È probabile che la Procura aprirà un'inchiesta, con iscrizioni «tecniche» come indagati dei poliziotti coinvolti, a loro garanzia e per lo svolgimento dell'autopsia e degli altri accertamenti.

L'episodio ha riacceso il dibattito sulla dotazione dei taser alle forze dell'ordine. «Spero che adesso - è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini - nessuno se la prenda coi poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza. Una preghiera per il morto con l'auspicio che le forze dell'ordine vengano dotate della pistola a impulsi elettrici che viene usata in molti Paesi in tutto il mondo (ma ancora non in Italia)». Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha fatto sapere che «sono in corso le procedure di gara indette per l'acquisizione dell'arma a impulsi elettrici, a conferma dell'intendimento dell'amministrazione della pubblica sicurezza di dotare le forze di polizia dell'arma in questione non appena ne sarà verificato la rispondenza ai requisiti tecnici richiesti». Proprio in questi giorni la gara del Viminale per la fornitura sarebbe andata deserta per la seconda volta. Questo dopo l'esclusione dell'unico concorrente, la Axon Enterprise, multinazionale americana che opera in tutto il mondo. La decisione di escludere l'azienda sarebbe legata a problemi alla fondina e alla cintura dove verrebbe inserito il taser.

Nessun rilievo invece sul funzionamento effettivo dell'arma non letale.

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