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Commercianti in allarme "Tagliare i costi dei Pos" Il giallo delle detrazioni

Confesercenti: ci vorranno seicento milioni solo per aggiornare i registratori di cassa

Commercianti in allarme  "Tagliare i costi dei Pos" Il giallo delle detrazioni

«Basta accanimenti, persecuzioni e discredito contro i piccoli: la diffusione della moneta elettronica deve essere accompagnata dal drastico abbattimento dei costi e delle commissioni, da meccanismi incentivanti e non da obblighi». Il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, nella sua relazione all'assemblea nazionale della confederazione ha scandito una sorta di j'accuse contro la politica fiscale del governo, in particolare contro le misure che limitano il ricorso al contante. «Vorremmo essere sicuri che il contrasto all'evasione venga condotto senza criminalizzare indistintamente autonomi, artigiani, commercianti, professionisti e piccole imprese», ha aggiunto ricordando che le piccole imprese subiscono «il discredito gettato da chi opera nell'illegalità e nell'abusivismo». Analogamente, ha proseguito Vaccarino, «non può risultare credibile un fisco che scoraggia lo stesso desiderio di intrapresa, imponendola un prelievo prossimo al 60 per cento!».

Le richieste non si sono limitate a una maggiore mitezza nei confronti di chi produce, a partire da un cuneo più leggero per tutti e non solo per i dipendenti. «È altrettanto importante - ha detto - ridurre le voci di costo per le imprese, a cominciare dalla decontribuzione del lavoro straordinario e dalla riduzione delle tariffe Inail». Questi minori entrate si potrebbero compensare con minori spese come quelle per il reddito di cittadinanza, definito «una politica per il lavoro sbagliata, perché non incoraggia la ricerca di una occupazione e rischia di alimentare l'economia sommersa».

Confesercenti, invece, ha sottolineato come una delle misure bandiera del decreto fiscale rischi di rivelarsi un clamoroso flop. «Difficilmente la lotteria degli scontrini potrà partire a gennaio come previsto: in questo momento, in Italia, non c'è un solo registratore di cassa abilitato», ha chiosato la confederazione precisando che «l'Agenzia delle Entrate non ha ancora comunicato le specifiche tecniche necessarie e serve dunque più tempo per aggiornare o sostituire gli apparecchi». Un'operazione di grandi dimensioni che costerà alle imprese diversi mesi ed interventi per almeno 600 milioni di euro. Per permettere ai clienti di partecipare all'estrazione degli scontrini, infatti, è necessario un sistema che trasmetta telematicamente all'Agenzia delle Entrate i dati del singolo acquisto. Una funzione che non è attualmente disponibile nemmeno per i registratori di cassa aggiornati nel 2019, in vista dell'invio telematico dei corrispettivi, lo «scontrino elettronico», in partenza a gennaio. Gli esercenti dovranno o comprare un nuovo registratore di cassa telematico, o aggiornare il dispositivo in loro possesso, anche se nuovo.

Le complicazioni burocratiche potrebbero essere all'ordine del giorno anche con l'ipotesi di rendere fruibili le detrazioni fiscali l'anno prossimo solo per chi effettua pagamenti digitali o con carte, come annunciato dal viceministro dell'Economia Antonio Misiani.

Salvo ulteriori aggiornamenti del sistema dello «scontrino elettronico» che rendano visibile la modalità di pagamento in sede di dichiarazione precompilata, il provvedimento rischia di costringere i contribuenti non solo a pagare con carta, bonifico o assegno, ma a conservare scontrini e talloncini raddoppiando la mole di documenti da portare al Caf o dal commercialista.

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