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La compassione della Chiesa nella comunione ai divorziati

L'ex premier Silvio Berlusconi riceve la comunione durante la messa celebrata dal cardinale di Milano Angelo Scola al Salone del Mobile

La compassione della Chiesa nella comunione ai divorziati

Se nemmeno il Papa si permette di giudicare, io come minimo devo disinteressarmi delle pagliuzze negli occhi altrui, meditare sulla mia trave e accogliere con sollievo la notizia di Silvio Berlusconi che fa la comunione e non di nascosto, in una chiesetta fuori mano, bensì durante una messa molto ufficiale, celebrata al Salone del Mobile dall'arcivescovo di Milano monsignor Angelo Scola. Con sollievo perché sono vent'anni (o diciotto, o ventidue, chi si ricorda) che non faccio la comunione perché non mi considero abbastanza pentito e perché temo la confessione: ma se non la teme Berlusconi, con tutti i preti anti-berlusconiani che ci sono, perché dovrei temerla io?

Questo è anno misericordioso eppure ai soliti peccati, vecchi quanto il mondo, sembra essersi da poco aggiunto il peccato di anti-ambientalismo. Non sia mai che il confessore mi domandi se faccio la raccolta differenziata e se ho votato al referendum sulle trivelle! Gli dovrei rispondere che sono un orribile Sì Triv, che butto tutto nell'indifferenziato e che la «Laudato si'» mi sembra un documento paganeggiante e pauperista. Beato Berlusconi che lascia ai teologi i problemi teologici, si affida alla compassione di Santa Madre Chiesa, si confessa, viene assolto e riceve la particola sulla lingua e anche questa è una piccola notizia, siccome oggi la maggioranza dei fedeli la prende irrispettosamente in mano, alla maniera protestante. Da questo punto di vista è pertanto più cattolico di tanti cattolici.

E da altri punti di vista? Monsignor Fisichella, interrogato sull'argomento tempo addietro (quindi prima della recentissima, aperturista «Amoris laetitia»), disse che il Cavaliere dopo la separazione da Veronica Lario poteva accostarsi all'eucaristia senza violare il codice di diritto canonico: «È solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi. Ma se l'ostacolo viene rimosso, nulla osta».

Ecco, la foto di Berlusconi che si comunica al Salone del Mobile è un'esortazione per noi peccatori bisognosi di misericordia: nulla osta.

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