Politica

Comunione ai risposati e sesso La famiglia secondo Francesco

Il Papa sulla sessualità: «Un dono di Dio, non solo procreazione». Cauta apertura sui divorziati: «Si valuti caso per caso»

Serena Sartini

Nessuna rivoluzione dottrinale, ma una cauta apertura di Papa Francesco in tema di ammissione ai sacramenti per i divorziati risposati. Da discernere, caso per caso, con prudenza e dopo un percorso penitenziale, perché «non esistono semplici ricette».

Esce l'Esortazione apostolica Amoris Laetitia, un documento di 264 pagine suddiviso in 9 capitoli e 325 paragrafi. Un testo lungo e complesso «non consiglio una lettura generale affrettata», scrive il Papa che recepisce le indicazione dei due sinodi sulla famiglia. L'ostia ai divorziati risposati è solamente uno dei tanti temi affrontati nell'Esortazione, una vera e propria «costituzione» sulla famiglia riscritta da Bergoglio, che esce a 35 anni dalla Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II.

Nel testo si affrontano a 360 gradi le tematiche più scottanti per la società di oggi: l'indissolubilità del matrimonio, l'omosessualità, le coppie di fatto, la contraccezione e la sessualità. E proprio su quest'ultimo tema, il Papa fa autocritica, indicando alcuni atteggiamenti che vanno superativi, come l'eccessivo peso dato al «dovere della procreazione» nel matrimonio e l'insistenza «per molto tempo» su «questioni dottrinali, bioetiche e morali».

SESSUALITÀ

«Spesso abbiamo presentato il matrimonio» ponendo un «accento quasi esclusivo sul dovere della procreazione», avverte il Pontefice. «Abbiamo difficoltà a presentare il matrimonio più come un cammino dinamico di crescita e realizzazione che come un peso da sopportare per tutta la vita». Bergoglio invita dunque a valutare la sessualità come «un regalo meraviglioso di Dio per le sue creature. Quando la si coltiva e si evita che manchi di controllo, è per impedire che si verifichi l'impoverimento di un valore autentico». «Il rifiuto delle distorsioni della sessualità e dell'erotismo non dovrebbe mai condurci a disprezzarli o a trascurarli», precisa. «Un vero amore prosegue - sa anche ricevere dall'altro, è capace di accettarsi come vulnerabile e bisognoso, non rinuncia ad accogliere con sincera e felice gratitudine le espressioni corporali dell'amore nella carezza, nell'abbraccio, nel bacio e nell'unione sessuale».

DIVORZIATI RISPOSATI

Il «divorzio è un male», è il dramma della società di oggi. Al capitolo ottavo il Papa si sofferma sul tema delle «situazioni dette irregolari». Discernimento, integrazione, accompagnamento: sono queste le risposte che Francesco propone. Una sana via di mezzo tra chi ha un «desiderio sfrenato di cambiare tutto» e chi invece vorrebbe una «applicazione di normative generali» in ogni caso. Per Bergoglio, infatti, «esistono diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina». «Bisogna riconoscere avverte il Papa gesuita - che ci sono casi in cui la separazione è inevitabile», a volte persino «moralmente necessaria». In tal senso, emerge la linea misericordiosa del Papa: i divorziati che vivono una nuova unione «non sono scomunicati; nessuno può essere condannato per sempre».

NOZZE GAY E GENDER

Francesco riafferma con forza che la famiglia è solamente quella tra uomo e donna. «Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia» ed è «inaccettabile che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia».

Dura condanna all'ideologia che «nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna», genericamente chiamata gender.

«È inquietante che alcune ideologie di questo tipo, che pretendono di rispondere a certe aspirazioni a volte comprensibili, cerchino di imporsi come un pensiero unico che determini anche l'educazione dei bambini».

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