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Congresso Pd, anche la Cirinnà si schiera con Orlando

Monica Cirinnà, relatrice della legge sulle unioni civili, si schiera a favore dello sfidante di Renzi, il ministro Andrea Orlando

Congresso Pd, anche la Cirinnà si schiera con Orlando

Crescono i sostenitori di Andrea Orlando in vista del congresso del Pd. Dopo il ministro Anna Finocchiaro, che aveva collaborato con la Boschi alla scrittura della riforma costituzionale, anche Monica Cirinnà si schiera con il Guardasigilli del governo Gentiloni.

La senatrice che, sotto il governo Renzi, aveva visto approvata la sua legge sulle unioni civili, è uscita allo scoperto e ha spiegato di voler sostenere Orlando perché si ritrova “nel suo agire politico e nei punti del suo programma le tre parole chiave che hanno guidato il mio lavoro parlamentare sulla legge per le unioni civili e, più in generale, sui diritti civili e umani: dignità, libertà e laicità".

La Cirinnà, poche ore dopo, ha precisato, con un post su Facebook che la sua scelta non è contro Renzi. “L'Italia ha le unioni civili grazie al suo coraggio, - scrive la senatrice - a quello di Maria Elena Boschi, ad Andrea Orlando che si è speso per i decreti attuativi e di tutto il Pd. Voglio un partito ampio, inclusivo, nel quale tutti si sentano parte integrante. Per questo credo in un congresso che non sia contro, ma per. Basandoci su valori e ideali condivisi".

Tra le fila degli ‘orlandiani’ spiccano i lettiani come il deputato Marco Meloni e l’eurodeputata Alessia Mosca, capolista Pd nella circoscrizione Nord Ovest alle elezioni europee del 2014. Con il ministro della Giustizia si sono schierati anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola e l’europarlamentare romano Goffredo Bettini che, alle primarie del 2013, avevano sostenuto Renzi.

Orlando, al momento, gode del sostegno di 80 deputati e 30 senatori.

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