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Conte-bis, Richetti si astiene, lascia il Pd e va con Calenda

Matteo Richetti, ex portavoce del Pd e tra i principali esponenti della corrente dem dei "rottamatori", dopo l'astensione al Senato sul Conte-bis ha annunciato che aderirà al partito di Calenda: "Scriveremo una bella pagina insieme"

Conte-bis, Richetti si astiene, lascia il Pd e va con Calenda

"Insieme a Carlo Calenda e tanti amici, con umiltà, scriveremo una bella pagina insieme". È con queste parole, cinguettate su Twitter, che il senatore Matteo Richetti ha annunciato il suo addio al Pd per aderire al nuovo progetto politico di Calenda. Richetti, che durante il suo intervento a Palazzo Madama nel dibattito sulla fiducia al Conte-bis aveva motivato la sua astensione - e quindi il suo voto negativo - all'inciucio tra dem e Movimento 5 Stelle parlando di "un governo nato su basi di convenienza e ambiguità", lascia i dem dopo un lungo percorso, iniziato da consigliere regionale in Emilia-Romagna e proseguito, dal 2013, in Parlamento.

Eletto prima a Montecitorio e poi a Palazzo Madama, Richetti è stato tra gli esponenti di punta della corrente dei "rottamatori" guidata da Matteo Renzi, di cui è stato a lungo consigliere e amico. Tra il 2017 e il 2018, Richetti ha svolto il ruolo di portavoce del Pd, prima di scendere rapidamente nelle gerarchie dei vertici dem. Nel suo discorso al Senato per la fiducia al Conte-bis, Richetti ha preso le distanze dall'accordo di governo sottoscritto con i pentastellati dal tandem Renzi-Zingaretti. "Non posso, per coerenza ai valori della mia militanza politica e per amore del Paese che tutti qui rappresentiamo, votare la fiducia ad un Governo nato su basi di convenienza e ambiguità", il passaggio più importante del suo intervento a Palazzo Madama. Annunciando la sua astensione, Richetti ha poi precisato: "Matteo Salvini e la Destra saranno sempre i miei avversari. Ma voglio evitare che il Paese li abbia al Governo battendoli alle elezioni, non allenandomi maldestramente con chi ha consentito loro di raddoppiare i voti. Non lo scrivo su Twitter. Io 'senza di me' lo dico in maniera rispettosa in quest'Aula", per questo "non voterò la fiducia a questo Governo".

Qualche ora dopo, però, Richetti ha usato proprio Twitter per annunciare il suo addio al Pd. "Domani comunicherò le necessarie conseguenze delle mie scelte. Ho stima e rispetto per tutti gli amici del Pd e non voglio creare imbarazzi dopo la decisione di astenermi sulla fiducia.

Insieme a Carlo Calenda e tanti amici, con umiltà, scriveremo una bella pagina insieme".

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