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Conte: "Ci aspettiamo critiche dall'Ue ma la manovra non cambia"

Il premier Conte getta acqua sul fuoco delle polemiche, innestate da Di Maio: "Controllerò articolo per articolo il dl fiscale, poiil testo verrà mandato al Quirinale"

Conte: "Ci aspettiamo critiche dall'Ue ma la manovra non cambia"

"La manovra è molto bella". Parola del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che parla coi giornalisti appena arrivato a Bruxelles per il vertice Ue. "Mi rendo perfettamente conto che non è questa la manovra che si aspettavano dalla Commissione, è comprensibile che ci siano delle reazioni, mi aspetto delle osservazioni critiche ma discuteremo: più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella". Conte ha aggiunto che vedrà il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, nelle prossime settimane.

"Domani sarò a Roma - prosegue Conte - controllerò, come il presidente del Consiglio fa sempre, articolo per articolo" il dl fiscale e "verrà mandato al Quirinale il testo conforme alla volontà deliberata dal Consiglio dei ministri". Il capo del governo getta acqua sul fuoco rispetto alle ipotesi di rottura della maggioranza: "Nessuna frattura" tra Lega e M5S, "controlleremo il testo dell’articolo" (il riferimento è all’articolo 9, quello sulla pace fiscale, rispetto al quale il vicepresidente Di Maio ha denunciato manipolazioni, ndr) e il decreto "sarà inviato".

Conte ricorda che la cancelliera tedesca, Angela Merkel, "è stata molto attenta e impressionata dal pacchetto di riforme strutturali che stiamo realizzando e che in parte abbiamo realizzato. Da questo punto di vista siamo entrambi d’accordo che la linea deve essere quella del dialogo costruttivo.

Con Merkel - prosegue - c’è stato un colloquio cordiale e sereno, ho anticipato le linee e i contenuti della nostra manovra economica, la logica dell’impostazione e la prospettiva che stiamo per perseguire: puntiamo sulla crescita, abbiamo invertito l’ordine fin qui seguito e puntiamo sugli investimenti per assicurare al paese quei decimali di crescita che non rispecchiano i fondamentali della nostra economia".

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