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Contributi evasi per 1,1 miliardi Ma 5mila addetti in più

Contributi evasi per 1,1 miliardi Ma 5mila addetti in più

Nel 2018 l'evasione dei contributi previdenziali Inps ha superato il miliardo di euro attestandosi a quota 1,117 miliardi. È quanto sottolineato dalla relazione programmatica 2020-2022 del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell'istituto presieduto da Pasquale Tridico (nella foto). Nelle 17.710 ispezioni effettuate nel corso dello scorso anno sono state inoltre identificate 14.034 aziende irregolari, 5.171 lavoratori in nero, e 37.552 irregolari. Complessivamente, le entrate da contributi sono state pari a 231,66 miliardi e i trasferimenti dal bilancio statale sono ammontati a 105,72 miliardi. La spesa più significativa nel 2018 è stata rappresentata dalle prestazioni istituzionali (318,37 miliardi). Il presidente dell'Inps ha evidenziato che «quota 100 non è un problema per le casse pubbliche dal momento che dura tre anni». La misura fortemente voluta dalla Lega «sta registrando un rallentamento delle domande, siamo intorno alle 150mila, arriveremo a fine anno intorno alle 200mila», ha aggiunto precisando che «rispetto alle stime iniziali, dovremmo essere circa 100mila domande sotto: è circa un miliardo di risparmio, è una stima prudenziale ma secondo me corretta». Proprio quel miliardo, insieme ai 500 milioni accantonati dal reddito di cittadinanza (si stima un milione di domande accolte su 1,4 milioni presentate), ha alimentato i saldi del ddl Assestamento che ha evitato la procedura d'infrazione. Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ieri ha messo in risalto le 5.500 nuove assunzioni dell'Inps tra 2019 e 2020. In particolare, il presidente Tridico ha ricordato che 3.507 nuovi dipendenti sono già in forza dal primo luglio e altri 1.869 entreranno l'anno prossimo in sostituzione dei dipendenti che andranno in pensione con quota 100. In tal modo, ha concluso, «arriveremo a circa 5.

400 ed è la più grande assunzione del pubblico impiego negli ultimi 30 anni».

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