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Corea, una diserzione scatena l'ira Onu. "Così Pyongyang viola l'armistizio del '53"

Il soldato ferito nell'area demilitarizzata. Il Paese torna nella black-list Usa

Corea,  una diserzione scatena l'ira Onu. "Così Pyongyang viola l'armistizio del '53"

Il regime di Pyongyang ordina ispezioni sul comitato militare. Ed è la prima volta in vent'anni. Gli Stati Uniti re-inseriscono la Nord Corea nella lista dei Paesi «sponsor del terrorismo». Ed è la prima volta dopo undici anni. Poi c'è il tragico filmato diffuso dal Comando delle Nazioni Unite. Si tratta di una prima assoluta, la più grave. Un soldato nord-coreano diserta, forza un posto di blocco e tenta la fuga su una jeep attraversando il varco di Panmunjom. Viene immediatamente inseguito dalle guardie del regime, che sparano almeno 40 colpi e lo colpiscono, ferendolo, con cinque. Il militare giace per terra e viene salvato dai soldati della Corea del Sud. Ed è questa la novità destinata a pesare più di tutte sui tesissimi rapporti tra la Corea del Nord e quella del Sud e tra Pyongyang e gli Stati Uniti. Per la prima volta da 64 anni, il video di sette minuti diffuso dall'Onu mostra come l'intervento armato dei militari del regime di Kim Jong-un abbia violato l'armistizio tra le due Coree. Il militare in fuga dal Nord (il video risale al 13 novembre), quando viene colpito ha infatti già superato la linea di demarcazione che separa i due Paesi e con lui anche i soldati che aprono il fuoco e finiscono per trovarsi nella zona demilitarizzata lunga 4 chilometri, la stessa che fu stabilita tra i due Paesi nel 1953 per creare un'area cuscinetto e che attraversa il 38esimo parallelo, confine fra le due Coree . Quanto basta per rendere ancora più incandescente il clima con gli Stati Uniti e con il Sud.

Il comando delle Nazioni Unite in Corea del Sud accusa ora il regime del Nord di aver violato due volte l'armistizio, «in primo luogo sparando colpi di arma da fuoco oltre la linea di demarcazione militare e in secondo luogo superando temporaneamente la linea».

A rafforzare i segnali di un'escalation di tensione è stata anche la risposta furibonda che il regime nord-coreano ha recapitato al presidente statunitense Donald Trump. Pyongyang definisce «grave provocazione» la decisione americana di reinserire la Nord Corea nella lista nera dei Paesi legati al terrorismo (l'ultima volta era successo fra il '98 e il 2008, quando George W. Bush tentò di negoziare il disarmo) e il regime definisce l'elenco «uno strumento di potere» con cui l'America tenta di «distruggere l'indipendenza di un Paese che non si sottomette».

Ma sono i dettagli sul militare nord-coreano ferito durante la sua diserzione a offrire la fotografia peggiore della situazione, quella che riguarda i cittadini costretti a vivere sotto il regime. Nell'intestino del soldato, sottoposto a vari interventi chirurgici, sono stati infatti trovati parassiti lunghi 27 centimetri.

Secondo i chirurghi sudcoreani sarebbe la prova che il regime, in mancanza di fertilizzanti, usa feci umane per concimare le coltivazioni.

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