Cronache

Corruzione in corsia, sospesi i medici coinvolti

L'imprenditore in carcere non risponde alle domande del gip. Da oggi ascoltati gli altri arrestati

Corruzione in corsia, sospesi i medici coinvolti

Milano - Non ha risposto al gip Tommaso Brenicci, l'imprenditore finito in carcere martedì e accusato a Milano di corruzione insieme a due primari e una dirigente dell'ospedale Cto-Pini e a due primari dell'Istituto ortopedico Galeazzi. Sentito a San Vittore per l'interrogatorio di garanzia dal gip Teresa De Pascale, Brenicci ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

«Chiarirà tutto», spiega il suo legale, l'avvocato Paolo Tosoni. È probabile che Brenicci, attivo nella vendita all'ingrosso di presìdi medici, chiederà di essere interrogato dai procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella in un secondo momento e dopo la lettura dei documenti agli atti. «Si tratta di un'indagine molto complessa - aggiunge il difensore -. Probabilmente si poteva procedere con una misura meno afflittiva, come quella dei domiciliari concessa agli altri indagati». I rimanenti arrestati saranno interrogati tra oggi e lunedì.

L'inchiesta sulle tangenti nella sanità milanese, affidata dalla Procura alla Guardia di finanza, ha investito due tra le strutture più note in città nel settore dell'ortopedia. I medici coinvolti, tutti molto noti e con incarichi di responsabilità ai vertici di Unità operative, sono stati sospesi. L'Istituto ortopedico Galeazzi, sottolinea una nota, «ha notificato un provvedimento di sospensione di qualsiasi rapporto di natura professionale con il medico libero professionista Carlo Luca Romanò», responsabile del Centro di chirurgia ricostruttiva e delle infezioni osteoarticolari. Il Galeazzi si riserva poi di «far valere i propri diritti nei confronti dello stesso libero professionista». Mentre «l'Università degli studi di Milano ha sospeso cautelativamente Lorenzo Drago dall'incarico di professore associato di Microbiologia presso il dipartimento di Scienze mediche».

Anche Giorgio Maria Calori, primario al Cto-Pini, aveva un incarico all'Università degli studi. Il suo contratto di insegnamento in Ortopedia è stato annullato. Da parte sua il Cto-Pini annuncia di avere assunto «provvedimenti di sospensione dal servizio» nei confronti dello stesso Calori, del direttore sanitario Paola Navone e dell'altro primario, Carmine Cucciniello.

L'Asst cui fa capo l'ospedale dichiara che riguardo ai reati contestati «non può che dichiararsi estranea».

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