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La "letterina" di Salvini: "La Befana ci porti un vero ministro degli Esteri"

Il leader della Lega Matteo Salvini è preoccupato dal ruolo marginale dell’Italia nella crisi libica e in quella iraniana divampata dopo l’uccisione del generale Soleimani

La "letterina" di Salvini: "La Befana ci porti un vero ministro degli Esteri"

Tra il serio e il faceto Matteo Salvini torna ad attaccare il capo politico del M5s e ministro degli Esteri Luigi Di Maio, considerato non essere in grado di ricoprire il suo ruolo alla Farnesina soprattutto in questi giorni che si preannunciano di fuoco a causa di crisi internazionali, tra cui la questione Libia e quella iraniana.

''Stanno scoppiando guerre in mezzo mondo e lui fa i vertici con Zingaretti - ha sottolineato il leader della Lega nel corso di un comizio elettorale a Cesenatico -. Volevo essere una mosca per sentirmi questo vertice di altissimo profilo''.

Salvini sottolinea che ''in Libia stanno arrivando i militari turchi, ci sono i francesi, arriveranno gli egiziani e i russi. La Libia è di fronte a noi, è casa nostra, ci ama, per storia, per cultura, per economia. Abbiamo imprese e lavoratori in Libia, per l'immigrazione è il principale canale, il principale problema e questi in quattro mesi sono riusciti a scomparire dalla Libia e far arrivare tutto il mondo''. Per il leader della Lega lancia in modo ironico un appello alla Befana: ''Porta un ministro degli Esteri che faccia il ministro degli Esteri''.

Nel mirino di Salvini non c’è solo il capo politico del M5s ma anche per l’intero governo italiano considerato dall’ex ministro dell’Interno troppo fragile e poco rappresentativo tanto che il presidente Usa Trump non lo ha avvertito in merito al raid compiuto a Baghdad da forze militare statunitensi nel quale è morto il generale iraniano Qassem Soleimani. ''Trump avvisa tutti- ha affermato il leader della Lega- l'unico governo che non avvisa è quello italiano. Noi sorridiamo ma noi saremmo una grande potenza industriale, saremmo un paese fondatore dell'Unione europea e terzo contributore dell'Unione. Non essere neanche considerati vuole dire che abbiamo un governo che è la minoranza della minoranza. Io farò il possibile per portare questo paese a votare''.

Nel suo comizio, Salvini è tornato a parlare anche di immigrati e della Gregoretti, la nave pattugliatore della Guardia Costiera rimasta bloccata per giorni al largo delle coste italiane con 131 migranti a bordo. Un caso, questo, per cui l'ex ministro dell'Interno rischia il processo su richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania se la Giunta per le immunità parlamentari concederà l’ok. ''Piuttosto che processare me dovrebbero processare i ministri che prima di me hanno fatto sbarcare chiunque in questo Paese senza fermare niente e nessuno - ha osservato - .

Se mi porteranno in un tribunale perchè ho difeso confini, sicurezza e onore del mio Paese, processeranno l'intero popolo italiano, non solo Matteo Salvini''.

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