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Le mascherine al chiuso? Calenda si perde nel "desiderio di illimitata libertà individuale"

L'ironia social sul tweet del leader di Azione che parla di "desiderio di illimitata libertà individuale" parlando di chi critica il ritorno delle mascherine al chiuso: "Non è un liberale ma un leader di sinistra"

Le mascherine al chiuso? Calenda si perde nel "desiderio di illimitata libertà individuale"

Calenda lavora per il lancio dell’area liberal-riformista, ma scivola sulle "libertà individuali". Dopo la gaffe dell’assenza al voto cruciale sull’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia europea al Parlamento Ue la scorsa settimana, oggi il leader di Azione è finito di nuovo al centro dell’ironia social. L’oggetto del contendere è un tweet in cui l’ex ministro commenta la presa di posizione dell’avvocato Alessandro De Nicola, presidente della Adam Smith Society, sul tema delle mascherine. "Ormai la narrativa è che chi è preoccupato per il Covid è un fissato o un liberticida anche se propone rimedi moderati (mascherine in metropolitana, per dire). E lo stesso sta accadendo per l’invasione Russa, chi si oppone ostacola la pace. Il mondo rovesciato", cinguetta. E Calenda ritwitta subito: "È il desiderio di illimitata libertà individuale che sfocia nell’idea che esistano solo i tuoi diritti e nessun dovere verso gli altri".

Qualcuno sbalordito commenta: "Ma questo è un tweet del consulente del ministro della Sanità o del leader di Azione?". Nei giorni scorsi, in effetti, proprio Walter Ricciardi si era espresso sulla necessità di ripristinare il green pass e l’uso dei dispositivi di protezione negli ambienti chiusi, e di sospendere le manifestazioni di massa. Una linea sposata anche dal ministro Roberto Speranza. "Bisogna avere più prudenza, nei luoghi al chiuso resta raccomandata la mascherina", diceva qualche giorno fa, anche se il governo ancora non intende cambiare le regole. Ma sulla necessità di frenare la corsa del virus ora che sembra essere diventato meno letale la comunità scientifica si divide.

"Dobbiamo proteggere fragili e anziani e in tutto il resto della popolazione il Sars-CoV-2 deve circolare. Più circola, più creiamo immunità. Più creiamo immunità e più creiamo una barriera per le forme gravi", affermava nei giorni scorsi il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Lo "zero Covid" è utopia anche per Fabrizio Pregliasco, che parla di "convivenza e circolazione del virus" che va "gestita e regolata". Insomma, chi non vuole sentir parlare del ritorno delle mascherine al chiuso o di vietare i grandi eventi non è automaticamente spinto dal desiderio di "illimitata libertà individuale".

"Oggi alle 12 eserciterò la mia ILI (illimitata libertà individuale) partecipando come ospite a L’Aria che Tira", scherza l’economista Riccardo Puglisi. "ILI debellata a Venezia", gli fa eco il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani testa. Il riferimento è alla norma sul limite agli affitti brevi voluta dal sindaco Luigi Brugnaro. E in rete c’è pure chi sottolinea come Calenda in realtà sia un leader di sinistra "mascherato" da liberale. Del resto nel suo ultimo libro c’è pure un passaggio sui "limiti alla ricchezza accumulabile da un singolo uomo", da ottenere tassando "al novanta per cento ogni euro in più".

Il riferimento è ai super-paperoni come Elon Musk e Jeff Bezos. Le loro fortune, scrive Calenda, "mettono un singolo uomo al di sopra di una nazione, sconvolgendo l’ordine dei valori su cui si è sempre fondata la nostra civiltà". La critica può essere anche giusta, ma la soluzione proposta è discutibile. E soprattutto è più vicina alle tesi dem alla Alexandra Ocasio-Cortez che al mondo liberale.

Intanto, a proposito di mascherine e "illimitata libertà individuale", Oltralpe il Tar di Nizza ha sospeso l'obbligo dei dispositivi di protezione nei trasporti pubblici che il sindaco Christian Estrosi aveva proposto di reintrodurre.

Tra le motivazioni della bocciatura c’è la mancanza di "motivi gravi che porterebbero all'applicazione della misura", che quindi "minaccerebbe in modo grave" proprio "le libertà dei cittadini".

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