Cure gratis e sanzioni per chi maltratta Programma animalista della Brambilla

Milano - Animali e ambiente, ma non solo. Il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia, si sta strutturando sul territorio ed è pronto a correre in tutte le competizioni. L'ambizioso progetto è spiegato dalla stessa Brambilla durante la presentazione del programma della neonata formazione, ieri a Milano: «In Sicilia non ci presentiamo perché siamo nati da poco ed è ancora troppo presto, ma vi assicuro che parteciperemo, con le nostre liste, a tutte le prossime elezioni». Non solo un cartello nazionale, in rampa di lancio per le Politiche, ma una forza diffusa in tutta Italia: «Abbiamo già coordinamenti in quasi tutte le regioni italiane, da Nord a Sud, e ci presenteremo alle regionali dell'anno prossimo, a partire da Lombardia, Lazio e Basilicata. Ma anche nei comuni che andranno al voto, almeno in quelli più importanti».

La frase di Michela Brambilla scalda la platea degli animalisti arrivati allo spazio Cairoli di Vicolo San Giovanni sul Muro, nel cuore di Milano. Dice la parlamentare azzurra: «Siamo la prima forza politica a presentare ufficialmente il programma». Un'«agenda per un'Italia migliore» che spazia dal riconoscimento in Costituzione degli animali come esseri senzienti e portatori di diritti, a un sistema veterinario nazionale per curare gli animali delle famiglie meno abbienti e all'inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide le bestie. Queste le priorità, ma la visione è «generalista» come dice la Brambilla. Quindi spazio ad abbassamento della pressione fiscale, sicurezza e controllo dell'immigrazione, tutela dei bambini e degli anziani, diritti civili e lotta contro ogni forma di discriminazione, «soprattutto nei confronti delle donne e di chi ha un diverso orientamento sessuale».

Ma tutto sarà oltre ogni steccato ideologico. Michela Brambilla definisce le ideologie «un concetto del secolo scorso». E ribadisce: «Noi siamo un movimento di ispirazione liberale e riformista aperto a persone di ogni estrazione politica».

Infine stoppa le polemiche sulle alleanze: «Siamo indipendenti da ogni partito e ci rivolgiamo alla gente, non faremo intese a tavolino, ci confronteremo sui programmi».