Politica

Dall'aborto all'altare: la radicale Bonino fa il comizio in chiesa

Incontro elettorale in basilica, è polemica a Capodimonte. Lettera di protesta al cardinale

Dall'aborto all'altare: la radicale Bonino fa il comizio in chiesa

Cosa non si non fa per un seggio in Parlamento. Anche un patto con il Diavolo. Solo che nel caso di Emma Bonino, leader di +Europa, il patto è stato siglato con Nostro Signore. Dalle battaglie (vinte) per l'introduzione dell'aborto alla predica ai cattolici: la nuova vita (politica) della Bonino comincia nel segno della redenzione. Basta piazze e campagne per la vendita delle droghe leggere: ora la missione spirituale di Emma è fare proseliti in Chiesa per spingere la propria lista, +Europa, oltre la soglia del 3 % e sbarcare in Parlamento. Una mossa sposata da Matteo Renzi, alleato della Bonino, che ieri da Roma ha rivolto un appello ai cattolici.

A Napoli, sabato, in una tappa del tour elettorale, l'ex ministro degli Affari Esteri del governo Letta, nella nuova veste di sacerdotessa, ha scelto l'Ipogeo della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte per incontrare militanti e simpatizzanti. Un comizio politico in un luogo religioso: per l'occasione la Bonino ha voluto al suo fianco i due candidati del Pd a Napoli, Paolo Siani e Marco Rossi Doria. Un riunione da campagna elettorale che ha spinto un gruppo di fedeli del comitato pro-life a scrivere una durissima lettera al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, sottolineando il proprio dissenso per la concessione di uno spazio religioso per una manifestazione politica. «Apprendiamo - si legge nella missiva pubblicata anche su Facebook - come alla signora Emma Bonino sia stata addirittura concesso, a scopi politici, l'Ipogeo della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, uno dei cuori pulsanti della fede partenopea. Proprio a lei che rivendica con orgoglio le sue decennali e purtroppo vittoriose battaglie in favore di divorzio, aborto, fecondazione artificiale e tenace sostenitrice della liberalizzazione delle droghe cosiddette leggere e della legalizzazione dell'eutanasia, tutti istituti contrari al magistero e al catechismo della Chiesa Cattolica». Insomma, la scelta di celebrare un evento politico in un luogo sacro non è piaciuta ai fedeli. E non solo per l'inopportunità ma anche perché il nome della Bonino è legato a battaglie che si scontrano con i pilastri della fede cristiana. I rappresentanti del comitato per la vita avevano provato a bloccare la manifestazione, chiedendo un intervento di Sepe, che però ha preferito lavarsi le mani. Se a Bologna, l'ex Dc Pier Ferdinando Casini, candidato nel collegio al Senato col centrosinistra, è diventato ospite fisso nelle sezioni dell'ex Pci, nella città partenopea, l'ex guerriera dei diritti civili ha fatto il percorso inverso convertendosi alla fede cristiana. D'altronde, Papa Francesco aveva già provato a sdoganare la Bonino nel mondo cattolico, inserendola tra i grandi dell'Italia. Sabato è arrivato il battesimo ufficiale sull'altare napoletano. Il Partito dei Radicali, dopo la morte di Marco Pannella, ha modificato la propria rotta, stringendo un'intesa elettorale con Bruno Tabacci in vista delle Politiche per evitare l'ostacolo della raccolta delle firme.

Ora la Bonino si è spinta oltre, fino all'occupazione di un luogo sacro, chiedendo una benedizione divina per la missione impossibile del 3%.

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