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Dall'Ue procedura d'infrazione: "L'Italia non registra i migranti"

Secondo fonti vicine al dossier di Bruxelles, la procedura, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, sarà aperta giovedì prossimo

Dall'Ue procedura d'infrazione: "L'Italia non registra i migranti"

Guai in vista per Matteo Renzi. La Commissione Ue sta valutando di aprire una procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia e di altri Paesi per non aver raccolto e inserito nel sistema Eurodac le impronte digitali degli immigrati che richiedono asilo. Secondo fonti vicine al dossier di Bruxelles, la procedura, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, sarà aperta giovedì prossimo.

La Commissione europea potrebbe decidere di avviare la procedura di infrazione contro tutti i Paesi di primo arrivo degli immigrati. Oltre all'Italia anche la Croazia, la Grecia e Malta potrebbero finire nei guai per una "non corretta applicazione del regolamento europeo" che prevede la raccolta delle impronte digitali di tutti quelli che sbarcano. Secondo fonti europee, l'apertura della procedura è stata inserita nel pacchetto mensile delle infrazioni di fine anno qualche giorno fa e rappresenta sostanzialmente "un atto dovuto" a causa del "mancato rispetto" da parte dell’Italia - e non solo - di alcune delle disposizioni previste dal regolamento Eurodac.

L'iniziativa della Commissione non è per nulla inaspettata. È, infatti, stata preceduta da un nutrito scambio di lettere tra Bruxelles e Roma con richieste e fornitura di informazioni. "Se entro le prossime ore non interverranno sostanziali novità - spiega fonti vicine a Bruxelles - giovedì prossimo scatterà quindi la messa in mora dell’Italia".

La messa in mora è il primo passo della procedura che in genere dà ancora diversi mesi di tempo per risolvere il contenzioso senza arrivare alle fasi successive, cioè quelle del parare motivato e del deferimento alla Corte di giustizia europea.

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