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Danni maltempo: il governo esclude la Lombardia e dà soldi all'Emilia-Romagna

Risarcimenti solamente nella Regione in cui si vota: così i cittadini lombardi vengono umiliati dal governo targato M5S-Pd

Danni maltempo: il governo esclude la Lombardia e dà soldi all'Emilia-Romagna

I giallorossi mettono a segno l'ultima mossa elettorale in vista delle elezioni Regionali che si terranno domenica 26 gennaio: ben 28,4 milioni di euro sono stati destinati esclusivamente all'Emilia-Romagna per risarcire i danni causati dal maltempo nel maggio dello scorso anno. Alla Regione rossa è stato riconosciuto lo stato di emergenza, mentre la Lombardia - colpita da altrettanti danni - è stata esclusa. Una realtà che mette in evidenza il tentativo da parte dell'esecutivo di raccattare quanti più voti possibili in Emilia.

Dura, e comprensibile, la reazione da parte di Paolo Grimoldi che l'ha definita "una marchetta da campagna elettorale": il segretario della Lega Lombarda ha aggiunto che si tratta di una "vergogna verso i cittadini lombardi, trattati da cittadini di serie B, solo perché qui non si vota". Il deputato del Carroccio parla non solo di uno "sgarbo", ma anche di una "una mancanza di rispetto" verso le istituzioni lombarde. L'esponente del partito di via Bellerio, come riportato dall'edizione odierna di Libero, ha affermato: "Nelle scorse settimane questo governo di dilettanti allo sbaraglio ha più volte respinto, e senza alcun motivo valido, la sacrosanta richiesta presentata dalla Regione Lombardia di stato di emergenza per i danni causati dalle bombe d'acqua e dalle trombe d'aria che hanno colpito la Lombardia tra il 25 luglio e il 13 agosto". Grimoldi ha fatto sapere che invece il Consiglio dei ministri ha stanziato 28,4 milioni "per cercare di racimolare qualche voto in Emilia-Romagna".

Comuni di centrodestra penalizzati

Sulla questione è intervenuto anche Pietro Foroni, che reputa questa una "mossa" dal "retrogusto prettamente preelettorale" e di "pessimo gusto" poiché in tal modo si "discrimina in maniera vergognosa la Lombardia e tutti i suoi cittadini danneggiati dalle trombe d'aria e dalle bombe d'acqua che hanno flagellato ripetutamente la nostra regione tra il 25 luglio e il 13 agosto 2019, e per le quali appena due mesi fa ci siamo visti respingere la richiesta di stato di emergenza con motivazioni del tutto risibili".

L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile ha voluto comunque precisare che esprime felicità "per i cittadini emiliani e romagnoli e non recriminiamo nulla contro le loro istanze". Tuttavia ritiene che "anche i cittadini lombardi avrebbero dovuto avere la stessa attenzione da parte del governo centrale". Nello specifico il Cdm in questi mesi non avrebbe "deciso di approfondire anche le motivazioni che hanno determinato le richieste di danni da parte della Lombardia per i gravi fenomeni calamitosi avvenuti in quel periodo del 2019 ad oltre 207 milioni di euro, che dovranno essere coperti interamente da Regione, dai comuni e cittadini lombardi".

Foroni ha tuonato contro l'esecutivo giallorosso: "Difficile credere che la spiegazione ad un atteggiamento così discriminatorio riguardi motivazioni di tipo prettamente tecnico".

Difficile non pensare male e perciò questo viene reputato "l'ennesimo schiaffo alla Regione italiana che più di tutte ha fatto e sta facendo per la prevenzione e per il contrasto al dissesto idrogeologico".

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