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Il day after M5s. Conte finge di ridere e Casaleggio piange

Il leader abbozza: "Sono autoironico...". L'ex guru: "Così non si va da nessuna parte"

Il day after M5s. Conte finge di ridere e Casaleggio piange

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Il giorno dopo lo show di Beppe Grillo, il M5s è un deserto di malumori. Giuseppe Conte (nel tondo) si limita a un commento stringato in serata, durante un punto stampa: «Grillo si è rivelato un mattatore, una grande performance, ha fatto fare il record di ascolti, chapeau. Lui usa l'ironia, io ho autoironia, è stato divertente, mi sono messo a ridere». Conte evita anche la polemica tra Grillo e Giulia Bongiorno, l'avvocato che difende la ragazza che accusa di violenza sessuale Ciro, il figlio del comico. «Penso che la politica non debba mischiarsi ai processi». Il leader pentastellato, già indispettito dalla scelta di Grillo di non avvisarlo della partecipazione a Che Tempo Che Fa, in realtà viene descritto come abbastanza piccato per le battute del fondatore, che continua a punzecchiarlo, a metà tra il serio e il faceto. Alcuni parlamentari vicini al presidente del M5s sono sulla stessa linea. «Beppe è un genio, ma basta con le solite battute su Conte», spiega al Giornale un deputato stellato. Il Garante ha maltrattato Conte e Luigi Di Maio, ma in un breve passaggio ha parlato bene del cofondatore del M5s Gianroberto Casaleggio. Il figlio Davide, già dominus di Rousseau, non si espone ma strizza l'occhio a Grillo: «Ha parlato più di un'ora e credo che il suo pensiero lo abbia espresso benissimo da solo, senza aggiunte da parte mia». Poi Casaleggio junior stronca il M5s di Conte: «Oggi le fondamenta sulle quali era stato costruito il M5s non ci sono più. La partecipazione non esiste, i candidati sono scelti da poche persone chiuse in una stanza».

Gli altri due che commentano in chiaro lo show di Grillo da Fabio Fazio sono una fedelissima contiana e uno degli esponenti più critici nei confronti della leadership dell'ex premier. La prima svicola, il secondo cerca di portare Beppe Grillo dalla sua parte. Vittoria Baldino, deputata vicina a Giuseppe Conte, butta la palla in tribuna: «Grillo non si fa confinare. Così si finisce per criticarlo facendo la cosa più semplice senza capirlo pienamente». L'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, più fuori che dentro ai Cinque Stelle, ne approfitta per pungere l'ex premier: «Respirare l'aria delle splendide origini del M5s è una tonificante boccata d'ossigeno. Chi smarrisce le radici del passato non riuscirà mai a costruire un futuro all'altezza dei suoi obiettivi». A Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, parla il dentista Flavio Gaggero, migliore amico di Grillo: «L'ho sentito per fargli i complimenti. Lui era contento. Gli ho chiesto "Beppe tutto bene?". E lui mi ha risposto: "no, va tutto benissimo».

Tantissimi nel M5s non hanno molta voglia di esporsi. Un deputato pragmatico tira in ballo la consulenza da 300mila euro all'anno stipulata dal Garante con Conte. Il parlamentare premette di stare scherzando e poi affonda il colpo: «Conte non si capisce quando parla ma a Grillo lo paga». La giornata, tra le pieghe dell'imbarazzo, scivola via così. In un non detto tra la burla e lo scontro sottotraccia tra il comico e l'avvocato. Proprio come è andata la serata di domenica. «Lo abbiamo scelto perché è un bell'uomo, poi non si capisce quello che dice, quindi è perfetto per la politica», ha detto Grillo di Conte. Quel che è sicuro è che il Garante è sempre meno amato tra le fila di deputati e senatori. Il motivo è sempre lo stesso: la consulenza da 300mila euro all'anno.

Senza contare l'attrito tra il gruppo parlamentare e il fondatore sulla questione della regola dei due mandati, blindata dal comico e mal sopportata dagli eletti che non vogliono mollare il seggio.

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