Politica

De Benedetti fallito e salvato

I giudici danno il via libera: il buco di 1,8 miliardi di Sorgenia verrà rilevato dalle banche

Il quotidiano La Repubblica - editore Carlo De Benedetti - è in prima linea a difendere la magistratura dalla riforma, vista come fumo negli occhi dalle toghe che temono di perdere i loro privilegi. Diciamo che, quantomeno, la simpatia è ricambiata. Ieri il tribunale di Milano ha infatti dato il via libera al salvataggio di Sorgenia, azienda energetica controllata dalla Cir, cassaforte della famiglia De Benedetti. In dieci anni Sorgenia aveva accumulato debiti per 1,8 miliardi ma continuava a operare grazie alle maniche larghe delle banche e a non pochi contributi dello Stato. Vista la malaparata, De Benedetti ha deciso di disfarsi del pesante fardello. Per la magistratura è giusto che lui non sborsi neppure un euro dei quasi due miliardi, che finiranno tutti sul groppone delle banche creditrici (che anche per questo non hanno soldi a sufficienza da prestare a noi comuni mortali per il mutuo o per ossigenare le piccole aziende).

Il grande imprenditore De Benedetti aggiunge un altro anello alla sua già lunga catena di fallimenti. Ma ancora una volta non pagherà dazio, nel silenzio assoluto di quella classe politica e di quei tromboni del giornalismo che in queste ore si stanno stracciando le vesti perché un altro imprenditore, Silvio Berlusconi, 1,2 miliardi suoi vuole immetterli, non sottrarli, nel sistema Paese (l'offerta per acquisire Rai Way).

Vòltala come vuoi, questo Paese - pesantemente condizionato e manipolato da questa sinistra - resta profondamente statalista. Neppure Renzi, che a parole fa il moderno, riesce a togliersi di dosso quella patina di socialismo che condanna l'Italia alla sua arretratezza e alla sua inefficienza. È statalista Renzi, che con uno schiocco di dita potrebbe far confluire nelle casse pubbliche i soldi di Berlusconi e rilanciare le infrastrutture delle telecomunicazioni. Sono statalisti i giornaloni che si affidano a caste dello Stato (vedi i magistrati) per proteggere i loro editori. Sono statalisti pure i presunti capitalisti alla De Benedetti che - come fecero gli Agnelli e la Fiat pre Marchionne - scaricano su di noi i debiti e portano in Svizzera gli utili.

A chi affidereste i vostri risparmi e il vostro futuro? Ai Berlusconi o ai De Benedetti? A chi investe denaro vero o a chi non paga i debiti e la fa franca? Questa è la differenza tra destra e sinistra. Purtroppo offuscata dalle baggianate e dalle liti da pollaio dei partiti che le rappresentano.

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