Cronaca nera

De Pau, video choc delle cinesi uccise

Il killer, ora sorvegliato 24 ore su 24, registrò il delitto sul cellulare. Identificate le vittime

De Pau, video choc delle cinesi uccise

Muto e confuso. Il killer delle prostitute si avvale della facoltà di non rispondere. Giandavide De Pau, 51 anni, resta in carcere.

L'uomo, sottoposto a terapia farmacologica, era «provato e disorientato». A emettere l'ordinanza di custodia cautelare il gip Mara Mattioli. De Pau è accusato di aver ucciso due cinesi, Li Yan Rong, 56 anni, e Xiuli Guo, 43 anni, e una colombiana, Martha Castano Torres, 65 anni, e resta in isolamento. Sull'ordinanza emerge un particolare da brivido: De Pau riprende con il cellulare la mattanza delle due donne in via Augusto Riboty. Cellulare poi perduto durante la fuga. Due i video, uno di 14, l'altro di 42 minuti, registrati giovedì alle ore 10.23 e alle 10.38. «Documentano - si legge sul documento - in maniera incontrovertibile e raccapricciante l'omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali e aver preteso di rimanere solo con loro, mandando via altri clienti». «Dopo qualche secondo - scrive il gip - De Pau sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che indossa, dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera ma continua a essere registrato l'audio e si sente entrare nella stanza l'altra donna. Al minuto 1.09 si sentono rumori e la donna urlare, ma il suono giunge soffocato, entra l'altra donna che chiede Cosa fai a lei?, subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte, quello più forte di un'altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta e dal minuto 2.41 il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo. Dopo qualche minuto, si sente la voce del portiere e poco dopo quella dei soccorritori». «La dinamica di quanto avvenuto all'interno dell'appartamento di via Riboty - scrive ancora il gip - è pienamente provata dal contenuto dei video rinvenuti nel telefono cellulare dell'indagato e smentiscono integralmente la versione dallo stesso fornita circa la presenza di un presunto uomo armato che avrebbe aggredito le due donne e minacciato lui con una pistola. I video, non solo documentano l'aggressione da parte dello stesso indagato, ma anche l'assenza di qualsiasi altro soggetto all'interno dell'appartamento». «Il mio assistito - spiega l'avvocato Alessandro De Federicis - non è nelle condizioni di dire nulla perché non ricorda nulla». Al gip è stata inoltrata una richiesta per trasferire De Pau in una struttura psichiatrica o comunque adeguata alle sue condizioni.

«È un soggetto borderline» conclude.

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