Politica

Decaro presidente Anci Matteo usa il Sud per il Sì

Il retroscena sulla nomina di Decaro alla presidenza dell'Anci

Decaro presidente Anci Matteo usa il Sud per il Sì

Bari - Antonio Decaro è il nuovo presidente dell'Anci. Il sindaco di Bari e padrone di casa nel congresso annuale che si conclude domani, raccoglie il testimone di Piero Fassino, incassa una stragrande maggioranza ma deve fare buon viso al gioco dei grillini. Che, fatta eccezione per il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, ormai uscito dal M5S, scelgono di astenersi e non escludono di lasciare l'Anci. Ma l'incoronazione di Decaro suona un po' troppo renziana e i grillini, a cominciare dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, reclamano «autonomia dal governo», tanto più in questa fase di campagna referendaria. Il sindaco di Bari è in effetti un fedelissimo del premier, impegnato in una non facile rincorsa al Sud dove i No al referendum sono in netto vantaggio. Ed è anche in buoni rapporti con Michele Emiliano, governatore da tempo inserito nella black list degli oppositori interni al Pd e spina nel fianco del premier a queste latitudini perché in grado di erodere consensi al governo battendo forte sul tasto ambientalista: si va dalla battaglia contro le trivelle alle accuse sul caso Ilva passando per il gasdotto Tap. La partita pugliese non è affatto marginale per il premier in chiave elettorale. E proprio Decaro all'Anci può garantire una sponda importante. Ecco forse perché Renzi, che pure l'anno scorso aveva snobbato la Fiera del Levante preferendo la finale di tennis di New York, ha scoperto un improvviso interesse per la Puglia (4 visite in 4 mesi) e oggi sarà a Bari, dove incontrerà il sindaco ribelle di Napoli Luigi de Magistris.

Di questi tempi le vie del dialogo portano a Sud.

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