Politica

Un decreto per i sanitari No Vax. In arrivo altre 2,8 milioni di dosi

Draghi: "Il criterio dell'età deve essere fondamentale". Visita di Figliuolo in Calabria: "Realizzeremo 4 hub"

Un decreto per i sanitari No Vax. In arrivo altre 2,8 milioni di dosi

Vaccinare, vaccinare e vaccinare. Il governo accelera ancora sulle somministrazioni e il premier Mario Draghi invita a guardare «con ottimismo» al futuro: «L'obiettivo del mezzo milione in aprile si comincia a vedere con un po' di probabilità». Perché se da una parte il presidente del Consiglio sferza l'Europa sulla distribuzione, dall'altra mette dei paletti sui criteri della campagna vaccinale, facendo un altro passo verso l'accentramento della sua gestione e ricordando come la Costituzione attribuisca al governo competenze in caso di pandemia.

Le Regioni servono, ma dovranno adeguarsi. «Il criterio dell'età deve essere quello fondamentale. La gente non si spiega come mai, alcune categorie siano state vaccinate prima degli ottantenni. Il mio richiamo era anche un appello a collaborare». C'è poi la questione, fondamentale, degli operatori sanitari che non si vogliono vaccinare. Contro di loro, linea dura. «Non va bene, il governo intende intervenire», assicura Draghi annunciando che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, sta preparando un provvedimento. Una misura che sarà operativa a breve e che coinvolgerà una quota - definita «residuale» dal ministro della Salute Roberto Speranza - del personale ospedaliero che non ne vuole sapere di immunizzarsi mettendo a rischio i pazienti. Da ora in poi chiunque potrà verificare personalmente l'andamento delle vaccinazioni consultando i dati regione per regione, categoria per categoria, sul sito della presidenza del Consiglio. Intanto il premier sente di poter «rassicurare che tutti gli italiani avranno le dosi». I vaccini per il momento non mancano. Già da lunedì - come annunciato dal commissario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo - arriveranno un milione di Pfizer, un milione e 300mila di Astrazeneca e 500mila di Moderna. Per accelerare sulla somministrazione verranno costruiti grandi hub e si faranno arrivare le dosi necessarie in tempo. «Non c'è nessun problema di distribuzione, i vaccini arrivano. Bisogna tener conto che sono appaltati, per questo mese, 7,2 milioni di dosi: siamo in linea con le aspettative. Era previsto che arrivassero 15 milioni e 690mila vaccini, mentre chiuderemo con 14,2 milioni, che è sopra la stima iniziale. Dal prossimo mese incrementeremo», garantisce Figliuolo. In Calabria, dove ieri il commissario ha visitato i presidi vaccinali con il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, sono previsti quattro hub, il primo nell'aria fieristica di Catanzaro. La Calabria è in linea con il piano, ieri sono stati vaccinati 7mila calabresi, e non manca la seconda dose per gli anziani. «Perché la struttura commissariale fa il bilanciamento e inviamo subito dosi richieste», dice il generale. Le criticità? Dove ci sono «si superano inviando vaccini e aumentando i centri di vaccinazione». È il mantra di Figliulo, che martedì sarà in commissione Affari sociali alla Camera e Sanità al Senato a rendere conto dell'andamento della campagna vaccinale. Si respira ottimismo. Speranza dice che negli ultimi giorni c'è stata «una crescita significativa» delle inoculazioni, fino alle 243mila di giovedì. «Entro la fine di marzo aspettiamo altre quattro milioni di dosi», sostiene il ministro. Positivo anche il bilancio degli anziani immunizzati o parzialmente immunizzati fatto dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Almeno 3 milioni di over 80 sono stati già vaccinati».

E verosimilmente per Pasqua i numeri cresceranno ulteriormente.

Commenti