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Al via il decreto Sicurezza. Fisco, in cella chi evade

Il governo vara il provvedimento caro alla Lega Ma Di Maio ottiene manette per i reati tributari

Al via il decreto Sicurezza. Fisco, in cella chi evade

Due decreti accorpati in un unico provvedimento che prevede strette in materia di sicurezza e immigrazione. «Un passo avanti per rendere l'Italia più sicura», twitta il ministro dell'Interno Matteo Salvini subito dopo l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio dei ministri del testo che recepisce uno dei cavalli di battaglia del vicepremier leghista, mentre l'altro, il grillino Luigi Di Maio, cerca di rubargli la scena annunciando per fine settembre un decreto fiscale che prevederà il carcere per gli evasori.

Le disposizioni contenute nel provvedimento, alcune delle quali limate per evitare che fossero dichiarate incostituzionali, sono state pensate per «scongiurare il ricorso strumentale alla domanda di protezione internazionale». Le novità vanno dalla modifica della normativa in materia di accoglienza dei profughi, che non potranno più ottenere il permesso umanitario ma solo speciali permessi di soggiorno temporanei, alle nuove misure sulla cittadinanza, preclusa a chi è stato condannato in via definitiva per terrorismo internazionale, mentre le domande di asilo verranno sospese già in caso di condanna in primo grado o di ritenuta pericolosità sociale. Cambia anche il sistema Sprar: la permanenza nei centri di prima accoglienza sarà limitata a chi beneficia di protezione internazionale e ai minori non accompagnati. Il dl Salvini prevede strette sui rimpatri e l'ampliamento dei reati che determinano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale), oltre alla revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti «profughi vacanzieri», quelli che dopo aver ottenuto protezione in Italia tornano in vacanza nei loro Paesi.

Per quanto riguarda la lotta al terrorismo vengono introdotte norme per contrastare il rischio di attentati jihadisti. Tra le disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa il decreto prevede una stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per colpire, come già accaduto tante volte in Europa. All'interno del provvedimento anche l'estensione del «Daspo» per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale, mentre per gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale scatterà la revoca della cittadinanza. Contemplata anche la sperimentazione della pistola taser da parte della polizia municipale e l'inasprimento delle sanzioni per chi occuperà abusivamente immobili. La questione dei rom, invece, non trova spazio in questo decreto.

Ma è tutt'altro che accantonata, assicura Salvini: «L'obiettivo è chiudere i campi».

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