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Delatori scatenati sul web: nel mirino bar e ristoranti

Nel 2014 le denunce sono aumentate del 74%: le somme più alte per medici e dentisti

Delatori scatenati sul web: nel mirino bar e ristoranti

Roma - Italiani: un popolo di santi, navigatori e... delatori. Fiscali, soprattutto. Lo scorso anno le segnalazioni online contro gli evasori fiscali sono aumentate del 76 per cento.

A tenere il conto è un sito ( evasori.info ), ma i dati sono stati elaborati dall'Adnkronos. A ieri, le segnalazioni sono state oltre un milione (1.122.589, per l'esattezza) che denunciano un importo evaso pari a oltre 170 milioni di euro. Dodici mesi fa, la contabilità era ben diversa. Le segnalazioni superavano le 800mila (854.681), mentre gli importi evasi non arrivavano a 130 milioni. Nel mirino di chi segnala evasioni fiscali al sito non ci sono i «grandi evasori», ma i comportamenti quotidiani: quelli con cui facciamo i conti tutti i giorni.

Dal mancato scontrino al bar all'omessa ricevuta fiscale al ristorante. Non a caso, quasi il 35% delle segnalazioni riguarda proprio i ristoranti, mentre il 12% i bar. Seguono, i negozi di alimentari, i fast food, medici e dentisti. Chiudono la graduatoria i rivenditori di auto e moto.

Un capitolo a parte, le imprese edili. Nonostante gli sconti fiscali per le ristrutturazioni edilizie, sono in molti i proprietari di casa che preferiscono ricorrere al «nero». E per due ragioni: l'enorme burocrazia che si nasconde dietro gli sconti fiscali (diluiti in almeno 5 anni) e le richieste delle ditte.

Queste preferiscono essere pagate in contanti, anche perché ricorrendo a operai spesso stranieri (non in regola), costoro non hanno un conto corrente bancario su cui farsi versare la «giornata». Da qui, l'uso del contante. A riprova che il tetto ai mille euro cash non è una misura che riesce e frenare l'evasione.

Potrebbe apparire una contraddizione, poi, il dato sull'evasione segnalata per medici e dentisti. Le mail che denunciano una loro evasione ammontano al 3,1 per cento del totale. In compenso, le categorie guidano la classifica per le somme evase: 12 milioni 542mila e 961 euro.

Poche segnalazioni, ma dal valore più alto. Verosimilmente, c'è reticenza a segnalare un medico o un dentista al sito che raccoglie le delazioni fiscali, in quanto con la salute non si scherza.

È probabile che questa apparente incongruenza derivi dal fatto che gli italiani, forse, contano di tornare dal medico che non ha fatto la ricevuta. Perché sia per i camici bianchi, sia per i dentisti, vale la regola dello «sconto» se non viene richiesta la ricevuta.

Il fenomeno è anche frutto del fatto che non sono moltissimi gli italiani che hanno un'assicurazione sanitaria. Anche perché, il regime fiscale è cambiato. Annullati interamente (o quasi) i benefici tributari, oggi si può detrarre soltanto l'ammontare di un intervento. Mentre prima si poteva dedurre la rata annua. Quindi, molti italiani stanno lasciando scadere le polizze assicurative perché il beneficio fiscale (se si è in buona salute) è nullo. E, di conseguenza, sono sempre meno italiani quelli che chiedono le ricevute ai medici e dentisti.

Sia perché, magari, non hanno la polizza assicurativa (lasciata scadere) sia perché con la salute non si scherza.

 

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