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La democrazia secondo i giovani Pd: bavaglio a De Luca jr

Il figlio del governatore vuole parlare alla festa nazionale. Ma c'è il veto degli orlandiani

La democrazia secondo i giovani Pd: bavaglio a De Luca jr

Se il buongiorno si vede dal mattino, nel Pd (del futuro) non c'è da stare sereni. Oggi i loro nomi sono sconosciuti per la platea dei commentatori politici. Ma tra qualche anno ce li ritroveremo sulle poltroncine di Bruno Vespa a discutere di economia, lavoro e immigrazione. Chi sono? I giovani dem. Gli Orfini, i Franceschini o i Renzi del futuro. Sono under 30 che frequentano le segreterie dei big in cerca della giusta benedizione. Nel frattempo, si allenano, tra feste dell'Unità e scuole di formazione, per le sfide del domani. C'è però un tratto del dna politico che i giovani democratici pare abbiano già ereditato dai loro maestri: l'arte della polemica. E del litigio in ogni occasione.

Un esempio è la festa nazionale dei Giovani democratici che si terrà dal 2 al 4 settembre a Palinuro, una frazione del Comune di Centola, in provincia di Salerno. Mancano dieci giorni per l'evento ma non c'è alcuna traccia del programma ufficiale. Sul sito della federazione giovanile del Pd non ci sono riferimenti né degli ospiti che prenderanno parte alla festa nazionale né dei temi che saranno affrontati. La ragione è semplice, quanto mai scontata: lo scontro in atto tra le componenti dei giovani dem per scelta degli ospiti. Ovviamente, non delle tematiche. C'è il timore reciproco di concedere il palcoscenico al politico della corrente opposta. La festa dei Giovani democratici si terrà in una località del salernitano. Salerno, appunto: il territorio in cui nulla si muove senza il placet del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Una vetrina irrinunciabile per le ambizioni di Piero De Luca, il figlio del presidente della Regione, che punta alla poltrona in Parlamento.

De Luca jr, fresco di nomina in segreteria regionale del Pd, vuole essere inserito tra i relatori della festa dei giovani dem. La richiesta è partita tramite la federazione giovanile del Pd di Salerno. Per ora non c'è stato nulla da fare per De Luca jr: è scattato il veto degli orlandiani. I militanti vicini al ministro della Giustizia Andrea Orlando che controllano la federazione giovanile non vogliono il figlio del governatore tra gli ospiti. Punto.

Il caso non è affatto chiuso anche perché è sceso in campo De Luca senior, minacciando di non intervenire alla festa nazionale dei Gd se il figlio Piero non sarà inserito tra i relatori. Al momento sono in corso le trattative per risolvere la questione. Chi invece ha già deciso di disertare l'appuntamento di Palinuro è Matteo Orfini. Il forfait del presidente nazionale del Pd pare sia nato dopo l'invito che i giovani hanno formulato anche al ministro Orlando che sarà quasi certamente tra i relatori della festa nazionale dei Giovani dem. Orlando e Orfini, prima dello strappo delle primarie, erano i due riferimenti dei Giovani turchi. Ora il matrimonio si è rotto; la gelosia ha preso il sopravvento. Come due ex amanti, se c'è Orlando non può esserci Orfini.

Insomma, gelosie e litigi fanno parte del dna del Pd.

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