Politica

«Dibba», il bullo a 5 stelle che fa carriera con le sparate

RomaCon James Foley il deputato italiano Alessandro Di Battista aveva molte cose in comune. L'impegno sociale, l'avvenenza (Foley dal viso fiero e cotto dal sole mediorientale, Di Battista con l'aria da belloccio dei fotoromanzi così upper class ) e soprattutto il lavoro di giornalista: l'americano freelance da prima linea; Di Battista che ama autoiscriversi nel novero degli scribacchini grazie a qualche inchiesta impegnata (una ha fruttato un libro, Sicari a cinque euro , pubblicato, guarda un po'?, dalla Casaleggio Associati nel 2012) ma del quale l'ordine dei giornalisti ignora l'esistenza. Ma tanto l'ordine è solo una casta. E i giornalisti tutti stercorari. O no?

Destino vuole che Foley sia stato rapito e decapitato da quell'Isis di cui lo stesso Di Battista pochi giorni fa, in una lunga analisi su beppegrillo.it , aveva detto che gli obiettivi politici (non i metodi) sono condivisibili. Quindi mentre la rete inorridiva di fronte alle immagini di Foley decapitato, devono essere fischiate le orecchie dal lontano Nepal in cui trascorre le vacanze al temperamentoso deputato pentastellato, da tanti e dallo stesso Grillo considerato uno dei pochi leader naturali emersi nella nidiata di politici per caso emersi dalle Parlamentarie del 2013. Anche se poi spesso, quando il gioco si fa duro, Grillo e Casaleggio sembrano preferire la pi quieta aria da secchione di Luigi Di Maio. Con cui peraltro Di Battista è ritratto nell'immagine di copertina del suo profilo Facebook.

Ecco, i social. Fatidici per l'ascesa politica di Di Battista. Che su Facebook e su Twitter argomenta, commenta, fa gaffe con una baldanza e una faccia tosta che rappresentano la sua vera cifra politica. Del resto il tipo è questo: uno che aveva fatto i provini per Amici , anche se oggi derubrica quell'avventura a bazzecola: sul curriculum fa più figura l'anno da cooperante in Guatemala.

Di Battista è pieno di contraddizioni e forse per questo un leader perfetto per il futuro di questo Paese gramo: padre di destra che lui politicamente disconosce, aria da moralista (celebre un battibecco con il pd Roberto Speranza al grido di «State violando la Costituzione!») ma partita di calcio in streaming sul pc durante una noiosa seduta in Parlamento, anni di impegnato girovagare nel Terzo Mondo ma camicia sempre sbottonata: non sia mai non si intuissero i pettorali.

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