Politica

Dietrofront Conte: la Tav si fa. Un binario morto per Toninelli

La retromarcia del premier: "Costa più non farla che realizzarla". Il ministro alle Infrastrutture isolato. E passa la linea-Salvini

Dal sito Governo.it
Dal sito Governo.it

Giuseppe Conte adesso esprime una posizione chiara sulla Tav. Il premier adesso in un messaggio Facebook afferma che la Torino-Lione va fatta. Le sue parole lasciano sapzio a poche interpretazioni: "Non realizzare il Tav costerebbe molto di più. Dico questo pensando agli interessi nazionali. Questa è la posizione del governo", ha affermato il presidente del Consiglio. Poi di fatto il premier parla dei fondi pubblici che sono stati e che saranno destinati all'opera: "Rappresento un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta. La priorità è tutelare gli interessi dei cittadini" perché "in gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Vanno gestiti, se mi permettete, come farebbe un buon padre di famiglia".

Insomma il premier fa retromarcia proprio sulla Tav e abbandona i toni del "no" che aveva assunto qualche mese fa. Insomma il premier adesso sposa la linea della Lega che chiede a gran voce la realizzazione dell'opera da tempo. Anche oggi il ministro degli Interni, Matteo Salvini ha attaccato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli: "Mi sembra chiaro ed evidente che la Tav si farà. O il ministro la sblocca - dice Salvini con un chiaro riferimento a Toninelli - o non capisco cosa ci faccia al governo". E secondo alcune indiscrezioni riportate dall'Adnkronos, il ministro alle Infrastrutture potrebbe fare un passo indietro dopo l'ok del premier alla grande opera ferroviaria. Insomma dalla Tav passa il binario politico del ministro Toninelli che da tempo, insieme alla Trenta, è nel mirino del Carroccio per un eventuale rimpasto. Per il momento l'ipotesi di un valzer di poltrone è piuttosto lontana nel tempo. Salvini a volte va in pressing, altre invece batte in ritirata per non alterare gli equilibri nel governo. Ma la sensazione è che con un "sì" alla Tav da parte di palazzo Chigi, Toninelli resterebbe isolato nella sua battaglia.

Il ministro è stato anche scaricato da un compagno di partito, il senatore Alberto Airola che tra i grillini è il più grande rappresentante delle istanze No Tav. Proprio Airola ha affermato di fidarsi di più di Conte che dello stesso Toninelli. Ma l'apertura di questa sera da parte del premier su questo fronte infuocato della Tav sarà un colpo duro da digerire anche per Airola. Insomma i Cinque Stelle sulla Tav rischiano l'implosione o la spaccatura. Infine arriva il commento di Salvini: "La Tav si farà, come giusto e come sempre chiesto dalla Lega.

Peccato per il tempo perso, adesso di corsa a sbloccare tutti gli altri cantieri fermi".

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