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La diga trema, sfollati in duecentomila

Vicina al collasso la struttura più alta degli Stati Uniti: scatta il maxi-sgombero

Los Angeles La diga più alta degli Stati Uniti rischia il collasso e il governatore della California non ha avuto scelta: ha ordinato lo sgombero di quasi 200mila persone. Succede a Oroville, nel nord dello Stato, e sono ben tre le contee interessate dall'esodo forzato della popolazione.

L'allarme è scattato dopo le abbondantissime piogge e nevicate cadute nei mesi scorsi, che hanno messo a rischio non tanto la tenuta della diga in sé (un colosso alto 235 metri inaugurato nel 1969) che aveva raggiunto il limite della capienza, quanto quella del suo canale di scolo di emergenza, che in questa occasione è stato aperto per la prima volta.

L'evacuazione dell'area, che si trova a circa 250 chilometri a Nord-Est di San Francisco, è stata ordinata con un tweet del Dipartimento delle risorse idriche alle 16.45 ora locale di domenica nel quale si avvertiva che il canale di scolo di emergenza avrebbe potuto collassare «nelle prossime ore» con il rischio di «rilascio incontrollato di acque nel lago Oroville». Successivamente il dipartimento ha fatto pompare più acqua nel canale di scolo principale per «evitare un'ulteriore erosione» di quello di emergenza. L'attivazione del canale di emergenza si era resa necessaria la settimana scorsa, quando si era aperto un foro nel canale di scolo principale.

Nelle ultime ore la minaccia di inondazione sembra essere diminuita con il calo del livello delle acque nell'invaso della diga, ma l'ordine di sgombero è stato mantenuto, trasformando temporaneamente in città-fantasma otto centri di tre contee: Oroville, Wyandotte, Palermo, Gridley, Thermalito, South Oroville, Oroville Dam e Oroville East.

Circa 300 agenti sovrintendono all'evacuazione, che è stata attuata inviandoli nelle aree abitate a invitare i residenti a sgomberare mentre il servizio meteorologico nazionale ripeteva costantemente il messaggio «Attenzione: non è un'esercitazione».

Intanto la Guardia nazionale californiana ha allertato 23mila militari pronti a entrare in azione nell'area della potenziale inondazione e ha dispiegato otto elicotteri per gli eventuali soccorsi.

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