Politica

Dirigente del Pd getta la tessera nel water

La clamorosa protesta di un politico livornese contro la fiducia posta dal governo sull'Italicum

Dirigente del Pd getta la tessera nel water

La decisione di Renzi di porre la fiducia sulla riforma elettorale a molti non è piaciuta, anche nel Pd. E non stiamo parlando dei politici, più o meno famosi, che alla Camera hanno deciso di non votare per non accostare il proprio nome a quello che hanno visto come un errore o, peggio, un grave episodio lesivo della democrazia e dell'equilibrio dei poteri. Anche la base ha storto la bocca. E qualcuno, particolarmente disgustato, ha deciso di lasciare il partito.

Un dirigente del Pd di Livorno, Andrea Auteri, ha deciso di manifestare il proprio disappunto con un gesto forte, per certi versi volgare, ma profondamente sentito. "Con la tessera del Pd non resta che pulircisi il c...o". E senza troppi giri di parole ha messo in pratica il suo proposito, gettando infine la tessera nel wc. Ha filmato la scena e postato il video sulla propria pagina Facebook.

Il politico è profondamente deluso e amareggiato: "Non mi riconosco più in un partito che di democratico ormai non ha niente". E ancora: "La fiducia sulla legge elettorale è un atto di presidenzialismo". Punta poi il dito contro Palazzo Chigi, accusato di aver compiuto un "atto incostituzionale". Considerazioni espresse, in vario modo, da molti altri politici e commentatori. Ovviamente la scena finale, quella che ha destato scalpore, ha attirato l'attenzione di moltissime persone. E dopo poco è scattato il "blocco" della pagina Fb di Auteri. Poi l'account è stato riaperto con una valanga di nuove richieste di amicizia per Auteri.

Lui, colpito per la improvvisa notorietà acquisita, si è sfogato così: "Ho avviato una azione legale verso i 1.000 che mi hanno mandato le segnalazioni ai miei post. Grazie per la pubblicità datami. Vi contatteremo uno per uno vista la CHIARA azione politica di ABUSO E SQUADRISTA, forse riconducibile ai renziani (VEDREMO) verso la mia persona". E ancora: "MI PIEGATE, MA NON MI SPEZZO !! Sono LAVAZZA, più che lo butti giù, e più che ritorna su". TIE'!

Insomma, la butta sul ridere, confermando la proverbiale verve labronica. Anche se politicamente l'ha presa male, decisamente male. Anche sulle candidature per le Regionali: "Le decisioni prese... non rispecchiano il merito, ma altre questione che verranno a galla".

A questo punto la domanda sorge spontanea: al di là del video e della provocazione, quanti, nel Pd, la penseranno come il politico livornese?

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