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Disastro Egyptair, l'ultima ipotesi: «Esplosione all'interno dell'aereo»

Inquirenti al lavoro in Egitto Al Sisi: «Presto per conclusioni»

Un'esplosione interna. Questa l'ultima e più accrediata ipotesi per la tragedia del volo Egyptair precipitatonei giorni scorsi. L'ipotesi riportata dal Telegraph è stata formulata grazie alla testimonianza di un pilota di una delle principali compagnie aeree europee, esperto di A320, che ha chiesto di mantenere l'anonimato. «Sembra che i finestrini anteriori e posteriori destri siano esplosi, molto probabilmente dall'interno verso l'esterno», ha detto il pilota basandosi sui dati forniti dal sistema Acars dell'areo, che invia brevi segnali a terra sul funzionamento del velivolo. In attesa del ritrovamento delle scatole nere dell'A320 dell'EgyptAir, i dati del sistema Acars offrono le migliori indicazioni di quanto è accaduto a bordo. Gli investigatori che stanno indagando sulle cause che hanno portato il volo MS804 a inabissarsi nel Mediterraneo, senza scartare l'ipotesi di un guasto tecnico o quella dell'attentato terroristico, stanno esaminando una serie di segnali che indicano del fumo in cabina, prima della scomparsa dai radar dell'aereo.

Un incidente dunque, o molto più probabilmente un attentato studiato appositamente nei dettagli. Anche se dalla capitale egiziana il presidente Abdel Fattah Al Sisi dichiara che è ancora troppo presto per formulare ipotesi e che non bisogna saltare a conclusioni affrettate. «Le indagini hanno bisogno di tempo per cui non c'è bisogno di affrettarsi alle conclusioni ora», ha detto il generale annunciando che un sottomarino del ministero del Petrolio è stato inviato nella zona dello schianto. «Stiamo lavorando duramente per recuperare le due scatole nere», ha detto al Sisi, affermando che «al momento non possiamo confermare nessuna teoria in particolare sulle cause della tragedia».

Intanto emerge un particolare piuttosto inquietante. Circa due anni fa sulla carlinga del velivolo venne tracciata in arabo da alcuni vandali la scritta «tireremo giù questo aereo». Lo hanno rivelato al New York Times tre addetti alla sicurezza della compagnia egiziana che hanno riferito che la scritta fu opera di persone che lavoravano all'aeroporto del Cairo. Inoltre, con un gioco di parole, sull'aereo furono tracciate anche le scritte «traditore» e «assassino», rivolte proprio al presidente egiziano Al Sisi.

I funzionari hanno riferito che all'epoca i graffiti vennero messi in relazione alla situazione politica egiziana, più che alla minaccia jihadista.

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