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La Disney fa gli auguri con uno spot gayfriendly

Intanto tra le forze politiche si infiamma il dibattito in vista di un possibile accordo tra Pd e Cinquestelle sulle unioni civili. Gli alfaniani sono sul piede di guerra

La Disney fa gli auguri con uno spot gayfriendly

"Non tutte le famiglie sono uguali. Alcune sono grandi, altre piccole e altre impossibili da misurare. Hanno orgini diversi, colori diversi e diversi punti di vista. Alcuni hanno due gambe e altri di più. Tu sai quanto è importante la tua famiglia. Possono non essere perfetti ma sono sempre pronti ad aiutarti e nel profondo del tuo cuore sai che la famiglia è il miglior regalo di tutti. Da noi a tutti voi, buone feste dalla famiglia Frozen". È questo lo spot della Disney che sta creando scandalo nel panorama politico italiano per la presenza di una coppia gay che ha vicino a sé un figlio.

Nel mondo cattolico sono intervenuti subito i parlamentari ex alfaniani, Carlo Giovanardi ed Eugenia Roccella, hanno chiesto e Mediaset di sospendere subito la messa in onda sui loro canali Disney Junior, dello spot dal titolo: ‘Buone Feste dalla famiglia Frozen’. “Si tratta – spiegano Giovanardi e Roccella – di un modo vigliacco di proporre, a un pubblico di bambini dai due anni in su, una visione unilaterale ed ideologica contraria alla Costituzione vigente in Italia che distingue nettamente fra famiglia, che e’ unicamente la societa’ naturale fra uomo e donna di cui all’art. 29 della Costituzione e formazioni sociali di cui all’art. 2, che comprendono anche le coppie omosessuali. Non a caso – proseguono gli esponenti di Idea – i siti gay esultano nell’esaltare questa idea ‘brillante’, che punta ad ‘educare’ i piu’ piccoli alla idea di amore assoluto, educare che nei regimi totalitari, come ha denunciato Papa Francesco, si chiamava piuttosto ‘indottrinare’".

Nel frattempon si infiamma il dibattito sul ddl Cirinnà che il Movimento Cinquestelle, per bocca del senatore Alberto Airola, dalle pagine de La Stampa, si dice pronto a votare e chiede che non si cancellino le adozioni gay. Dagli alfaniani un'intesa tra il Pd e i grillini su questo tema viene vista come un brutto segnale per lo stato di salute del governo. Renato Schifani, capogruppo dei senatori di Area popolare, ribadisce in un'intervista a Repubblica, la sua posizione: "Sì ai diritti delle coppie omosessuali, ma mai la stepchild adoption".

"Il limite" del ddl Cirinnà, a suo avviso, "purtroppo, è che ricalcando interamente tutte le norme civilistiche del matrimonio vi è il fondato pericolo che la giustizia europea possa introdurre il diritto di adozione perchè parte integrante delle norme sul matrimonio" e perciò sarebbe meglio stralciare la parte che riguarda le adozioni gay.

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