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Dl sicurezza e prescrizione, il governo in stallo totale: così si è fermato tutto

Al Senato rinviata la discussione alle 16.30 sul dl Sicurezza. Alla Camera rimandata alle 21 la riunione della Commissione sul ddl Anticorruzione

Dl sicurezza e prescrizione, il governo in stallo totale: così si è fermato tutto

Lo scontro nella maggioranza è riassunto candidamente dal capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli: "Come possiamo pretendere che i cittadini si sentano sicuri e abbiano fiducia nella Giustizia - si chiede - se introduciamo pene più severe con il decreto Sicurezza senza garantire anche la certezza di queste pene?". Tradotto: la Lega ceda sulla prescrizione o il dl Sicurezza è a rischio.

Inutile negare che lo scontro tra colleghi di governo sia proprio su tempi dei processi e decreto immigrazione. I grillini stanno usando il primo per togliere forza politica all'approvazione della stretta sull'immigrazione voluta da Salvini e per nascondere (dietro la fiducia) i contrasti interni con i dissidenti. Far digerire al Carroccio la prescrizione potrebbe convincere i vari De Falco e Nunges che l'accordo non è tutto a favore della Lega.

Che i due temi siano collegati, ormai è chiaro. E spiega i continui rinvii della discussione in Senato in attesa del vertice tra i leader di stasera. All'inizio il sottosegretario Molteni aveva chiesto una sospensione fino alle 13 in attesa della bollinatura del Mef ad un emendamento presentato dal governo. Poi la partita è stata rimandata ancora alle 16.30 e così continua lo stallo. Il nodo dovrebbe essere sciolto stasera, quando Salvini e Di Maio dovrebbero vedersi faccia a faccia. "Prevedo che passi oggi - ha detto stamattina il ministro dell'Interno - Sarà un passo in avanti per la sicurezza dei cittadini italiani e di tanti immigrati per bene". Secondo Salvinmi l'ok dovrebbe arrivare entro ora di cena, magari per i tg della sera. Ma non sembra così pronto a cedere sulla prescrizione: "Quando si tocca la giustizia bisogna essere sempre molto attenti - ha spiegato - La Lega è nata per combattere corrotti e corruttori. Quello che vorrei evitare sono i processi infiniti. La riforma della prescrizione c'è nel contratto e si farà. Vogliamo tempi certi per chi entra nei tribunali".

Ed è questo il punto. O la Lega o il M5S dovranno cedere il passo. Non è un caso se, mentre al Senato si litiga sulla Sicurezza, alla Camera lo stallo si registra sul ddl Anticorruzione. Ovvero sulla prescruizione dei reati, su cui i grillini hanno presentato un apposito emendamento finito al centro di apre polemiche polituiche. La discussione in Commissione è stata sospesa fino alle 20 e Giorgetti sta tentando una difficile mediazione: "Serve incontrarsi e discutere - ha detto - Quando torna Salvini dal Ghana e Di Maio dalla Cina (nel tardo pomeriggio, ndr) può darsi che si incontreranno e che troveranno una soluzione". Fino a quel momento tutto resta sospeso.

Intanto, però, una cosa è certa: il governo ha annunciato l'intenzione di porre la fiducia al Senato. "Il governo - ha detto il ministro Fraccaro - sottopone alla presidenza ai sensi dell'art 161 comma ter del Regolamento del Senato il testo di un emendamento interamente sostitutivo dell'art.

1 del disegno di legge di conversione del decreto legge in esame sul quale, previa autorizzazione del Consiglio dei ministri, intende porre la questione di fiducia".

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