Cronache

Doppio naufragio in 24 ore: 56 vittime nel Mediterraneo

Motoscafo affonda al largo della Turchia: tra i morti anche 6 bambini. In Tunisia si rovescia un peschereccio

Doppio naufragio in 24 ore: 56 vittime nel Mediterraneo

Due naufragi in sole 24 ore. Il bilancio della doppia tragedia in mare si aggrava di ora in ora. Sono 56 gli immigrati morti in mare, tra cui sei bambini. Le stragi nel Mediterraneo proseguono, e dall'inizio dell'anno il numero delle vittime è di 660, secondo le ultime stime dell'Onu. I sei bambini annegati viaggiavano con nove adulti su un piccolo motoscafo che è affondato al largo delle coste turche, nel golfo di Antalya, intorno alle 2.22 di ieri mattina, a poche centinaia di metri dalle spiagge frequentate dai turisti, precisamente al largo dell'isola di Kekova Geykova.

Cinque immigrati sono stati tratti in salvo, quattro dalla Guardia costiera e uno da un peschereccio, mentre una persona risulta ancora dispersa in mare e proseguono le attività di ricerca. Le vittime, oltre ai sei bimbi, sono due uomini e una donna. Non si conosce ancora la nazionalità dei morti che, stando a quanto è stato riportato dall'agenzia Dogan, stavano cercando di raggiungere l'Europa, anche se la meta precisa non è nota. Il paese dell'Unione europea più vicino in base alla rotta che gli immigrati stavano seguendo con la piccola imbarcazione su cui viaggiavano è l'isola greca di Kastellorizo, di fronte alla cittadina turca di Kas.

Il naufragio segue di poco un'altra tragedia dell'immigrazione, avvenuta la scorsa notte, al largo delle isole Kerkennah, in Tunisia e ad una ventina di miglia dalle coste della città di Sfax. Il bilancio è di almeno 47 morti e di 68 naufraghi che sono stati tratti in salvo dai soccorsi. La Guardia costiera tunisina, che è intervenuta dopo l'Sos lanciato dal peschereccio in cui si trovavano un centinaio di immigrati, in quanto era in difficoltà di galleggiabilità, sta proseguendo le operazioni di ricerca di eventuali altri naufraghi o di cadaveri. Secondo alcune testimonianze riportate da fonti locali, infatti, sull'imbarcazione viaggiavano circa 180 passeggeri. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa tunisina Tap, tra i migranti salvati ci sono due ivoriani, due camerunensi e due marocchini.

Il bel tempo invoglia alle partenze verso le coste italiane. Ci sono altri 240 immigrati tratti in salvo dai servizi di soccorso marittimo della Spagna. Cercavano di attraversare il mar Mediterraneo partendo dalle coste del Nord Africa per raggiungere quelle italiane a bordo di 11 natanti. Non si esclude che possa esserci stato qualche altro naufragio, in quanto è stato rinvenuto in mare anche un cadavere.

E gli sbarchi continuano senza sosta. Venerdì sono approdati a Pozzallo 156 immigrati. Erano partiti da Tripoli il 30 maggio a bordo di un gommone pieno oltre misura. Secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia giudiziaria di Ragusa, che ha arrestato lo scafista, dopo 10 minuti di navigazione il comandante del gommone ha costretto, minacciandolo, un ivoriano a prendere il comando dell'imbarcazione e poi si è tuffato in acqua per salire su una barca condotta dai trafficanti libici. Dopo qualche ora di navigazione i passeggeri sono stati trasbordati sulla nave della Ong Aquarius che li ha condotti a Pozzallo.

Gli immigrati sono stati trasferiti nell'hotspot di Pozzallo per le operazioni di identificazione e fotosegnalamento.

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