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Dormi in albergo? Consigli salva-igiene per la tua vacanza

Guai a pensare che gli hotel siano puliti come casa nostra: dalle stoviglie alla toilette, ecco come neutralizzare le insidie

Dormi in albergo? Consigli salva-igiene  per la tua vacanza

Sono loro le cornici e i veri protagonisti dei nostri viaggi: gli hotel sparsi per il mondo, dove deponiamo il sonno del giusto e decidiamo (informatissimi) di non pensare più a nulla. Almeno in teoria. Secondo uno studio pubblicato dalla Bbc - e svolto dal popolare sito Quora su un campione di albergatori e viaggiatori americani - guai a pensare che l'igiene e la manutenzione degli hotel (anche i più belli) sia come casa nostra.

Quello che sembra semplice buonsenso, trova dettagli curiosi e quasi impensabili. L'aggeggio più sporco negli alberghi? Secondo William Payne, viaggiatore incallito intervistato da Quora, «il telecomando. Semplicemente perché è quello tenuto in mano da tutti, e poi pulito da nessuno». E uno studio dell'Università di Houston - da cui il sognor Payne proviene - ha dimostrato che germi e batteri si annidano nei telecomandi d'albergo almeno quanto nei bagni. Essere spiati in un albergo è l'ultima delle nostre preoccupazioni, ma lo spioncino della porta dice moltissimo della cura in hotel. Michael Forrest Jones (Ceo del prestigioso «Beechmont Hotel» a Winston-Salem, North Carolina) consiglia: «Controllate meticolosamente lo spioncino della vostra camera. Se non è cristallino, se vi sembra manomesso, chiedete subito un'altra stanza». Uno spioncino manomesso può contenere, addirittura, una telecamera. Testare sempre con un piccolo pezzo di carta, quindi, e accertarsi che il Grande Fratello non abbia bersagliato le nostre vacanze. E, se qualcuno bussa alla porta, mai aprire se lo spioncino non ci consente di intercettarlo: mai pensare di essere al sicuro solo perché siamo in un albergo affollato.

Poi c'è la colazione: altro «must» che, in vacanza, determina un'alta percentuale del buonumore. Ma, anche qui, occhio all'igiene. Le caffettiere che circolano tra i tavoli (le caraffe) passano in effetti di mano in mano, e non conosciamo le abitudini né le operazioni di chi si è servito prima di noi. Ken Lim, ex direttore di un hotel a Chicago, dà ragione agli schizzinosi: «La loro ossessione sono le caffettiere, ma hanno ragione. Toccheremo, mangiando, qualcosa che molte altre mani sconosciute hanno manipolato. Potrebbero aver infilato le mani in bocca, o aver fumato e maneggiato mozziconi di sigaretta».

Gli esperti di benessere e igiene che, intervistati, non hanno avuto peli sulla lingua, concordano su altri due aspetti. Entrambi inerenti alla toilette. Anzitutto, i bicchieri di vetro che troviamo nel nostro bagno: chi ci assicura che siano stati lavati con un buon antibatterico? Fatelo voi, sempre, prima di utilizzarli per lavare i denti o addirittura per bere dell'acqua. Un altro intervistato, l'appassionato di viaggi Cooper Jones, assicura che «spesso sono strofinati dal personale con un semplice straccio: si preoccupano di rimuovere superficialmente la polvere, nulla di più».

Infine, il bagno è il posto migliore per disfare la valigia. Mai fidarsi dei portabagagli, avverte Michael Forrest Jones: «Gli insetti adorano il legno, e assalteranno i vostri indumenti. L'ideale è un armadio o portabagagli in metallo, ma non fidatevi di quelli in legno».

Uno stress a cui non eravamo preparati? Non proprio. Chi ha sciorinato le defaillance dell'igiene e della sicurezza ha amato gli alberghi fino alla fine e viaggia appassionatamente tuttora.

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