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"Dracula? Mi fa pena..." ​Monti attacca Renzi

Mario Monti non usa giri di parole e riapre lo scontro con Matteo Renzi. Alta tensione tra i due ex premier

"Dracula? Mi fa pena..." ​Monti attacca Renzi

Mario Monti non usa giri di parole e riapre lo scontro con Matteo Renzi. Intervistato da Repubblicatv, il Loden risponde all'ex premier che lo ha etichettato come "Dracula": "Mi chiama così? Mi fa pensa". Poi aggiunge: "Non so chi creda più alle accuse lanciate ad altri dopo che sono stati sprecati tre anni: l'azione anche buona del governo è stata appesa a una priorità strategica sbagliata come giocarsi tutto sul referendum. Servirebbe molta modestia in più". Monti a questo punto parla del futuro dell'ex premier: "Quella che Renzi vuole fare se tornerà al governo come politica fiscale più amica del cittadino avevo capito che la doveva fare già da tre anni... Ma Renzi - rileva Monti - non deve attaccare altri dopo tre anni in cui non è purtroppo riuscito a far ripartire l'Italia e ha fatto qualche progresso alla evasione fiscale che rimane ancora il problema numero uno del Paese insieme alla corruzione. Non so se sia draculiano o draconiano che in un Paese ci sia anche un pezzettino di patrimoniale. Io - ricorda Monti - ho dovuto mettere l'Imu per condizioni di emergenza. Mi fa specie che un leader di un partito in qualche modo di sinistra che ha a cuore la redistribuzione debba considerare un atto di terrorismo pensare che ci sia una certa compensazione".

Poi il "Loden" parla delle mosse di Renzi prima del referendum: "Non è stata una buona idea la scelta di dare molti bonus di varia natura anche con finalità elettorale o referendaria invece di concentrare il poco spendibile sul cuneo fiscale per far ripartire l'economia. Io non so chi creda più alle accuse lanciate ad altri dopo che sono stati sprecati tre anni. La critica che si può fare agli ultimi tre anni di governo è che in tempi straordinariamente favorevoli per le condizioni circostanti la navicella italiana, che era stata rimessa in sesto, andava ancorata in un porto calmo e tranquillo in attesa delle nuove tempeste". Infine punta il dito contro Trump: "È il primo caso evidente di politico eletto dalle pance e dalle preoccupazioni dei cittadini che si prende seriamente e cerca di mantenere le promesse fatte. Ciò è lodevole dal punto di vista della coerenza, ma poi bisogna vedere quali erano quelle promesse".

Secondo Monti, "l'Ue non dovrebbe dare il gradimento al professor Ted Malloch ove egli venga nominato dal presidente Trump ambasciatore Usa".

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