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"Duce, duce, duce", "Ora basta". Aggredito l'ex deputato Scotto

Un diverbio in piazza a Venezia tra Scotto e alcuni ragazzi si trasforma in rissa. E la moglie racconta tutto sui social

"Duce, duce, duce", "Ora basta". Aggredito l'ex deputato Scotto

Il Capodanno di Arturo Scotto, esponente di Articolo Uno ed ex parlamentare, è stato piuttosto movimentato. Mentre si trovava a Venzia, a piazza San Marco, per salutare il nuovo anno sarebbe stato aggredito da alcune perosne che lo avrebbero preso a pugni urlando "Duce, Duce, Duce...!". A raccontare quanto accaduto è stata la moglie, Elsa Bertholet, che in un post su Facebook ha ricostruito la dimanica dell'aggressione: "Capodanno a Piazza San Marco con marito e figlio grande, mezzanotte e un minuto: un gruppo dietro di me canta 'Anna Frank sei finita nel forno', mi giro: 'Ragazzi basta!', si mettono a urlare: 'Duce, duce...' con mano alzata, si gira mio marito che prima non le aveva sentito cantare: 'Basta!!!!' e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e lo picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono".

Poi, sempre la moglie di Scotto, dopo l'aggressione sui social ha aggiunto: "Ora in un bar meraviglioso nel ghetto. Bella Venezia. Buon anno antifascista a tutti!". E su quanto accaduto è intervenuto anche l'ex presidente del Senato, Pietro Grasso: "Ho parlato con Arturo Scotto che mi ha raccontato dell'aggressione subita a Venezia. A lui, alla famiglia e al coraggioso ragazzo che ha provato a fermare i giovani fascisti va la mia solidarietà e un grande abbraccio". Vicinanza e solidarità è stata mostrata anche dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza di Leu: "Un abbraccio fraterno ad Arturo Scotto aggredito stanotte da un gruppo di balordi che inneggiavano al duce. So che nessuna violenza fermerà il tuo impegno per la libertà e la democrazia e contro ogni forma di fascismo". Infine anche il capogruppo di Leu, Federico Fornaro ha voluto mandare un messaggio a Scotto: "Quanto successo questa notte ad Arturo Scotto e la sua famiglia a Venezia, vittime di una vile aggressione di stampo fascista, è inaccettabile. I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati. Lo sdoganamento verbale dell’odio e della violenza porta a fatti come questi. I responsabili vengano al più presto trovati. A nome del gruppo di LeU esprimo piena solidarietà ad Arturo Scotto e alla sua famiglia". Proprio Scotto sui social ha commentato così l'aggressione subita: "Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate - sottolinea - . Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente. Il fascismo è nato così, esattamente all'alba degli anni venti del secolo scorso". Infine anche dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, è arrivato un messaggio di solidarietà per Scotto: "Solidarietà e vicinanza al deputato di Leu, Arturo Scotto, per la grave aggressione subita ieri a Venezia.

Un abbraccio a lui, alla sua famiglia e al giovane intervenuto per soccorrerlo".

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