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E Giovanardi finì "censurato" a Cortina

Il senatore Ncd sgradito dai clienti di un hotel, poi il dietrofront: tutto ok

E Giovanardi finì "censurato" a Cortina

Giovanardi? Ospite sgradito. Ma solo per un giorno. L'oscurantista oscurato dai paladini della libertà. Che il senatore Ncd non fosse un paladino dei nuovi diritti civili è risaputo. Ma che a metterlo al rogo tacciandolo di stregoneria letteraria e politica fossero gli alfieri delle libertà a tutto tondo pare quasi uno scherzo. Se non del destino, delle contraddizioni in cui si macera l'Italia che si professa progressista e si scopre retrò. Così tra le fiamme dell'inferno dei duropuristi è finito Balle , il libro nato dalla penna dal parlamentare modenese per raccontare secondo il punto di vista dell'autore, come scrive il giornalista Camillo Langone nella prefazione, «tutti i masochismi sociali del nostro tempo: ambientalismo, animalismo, genderismo, immigrazionismo, omosessualismo. Fenomeni autodistruttivi che si possono sintetizzare in una sola parola: nichilismo. La sinistra li cavalca mentre la destra, priva di orientamento proprio, li rincorre a piedi». Apparso in libreria nel 2013, il testo non ha certo maramaldeggiato nelle classifiche, né ha disturbato il sonno della critica. Ma offrire un punto di vista diverso su questioni care al pensiero unico basta a farlo diventare un caso. Ciclicamente, comunque, a prescindere. E quando a Cortina s'è sparsa voce che il 17 agosto Carlo Giovanardi avrebbe presentato Balle in un noto albergo cittadino, è scattata la rivolta. Gli organizzatori dell'incontro hanno comunicato con una mail all'ex ministro di essere stati costretti «ad annullare l'evento a causa di spiacevoli proteste da parte di alcuni clienti dell'hotel». Lui, manco fosse Voltaire, ha replicato libertario davanti ai taccuini aperti dei cronisti: «Uno dice la sua: l'altro non è obbligato a condividere. Non ho mai visto una censura preventiva di questo tipo. Neanche ai tempi di Togliatti e De Gasperi». Scoppiata la polemica, tutti ci hanno ripensato. La direzione dell'albergo ha smentito di aver subito pressioni: «Mai ricevuto lamentele da parte dei clienti. L'appuntamento fa parte del ciclo di eventi che abbiamo previsto per Cortina». L'organizzazione, la stesa che aveva siglato la nota di disdetta, se l'è presa «con chi gonfia le cose». I tipografi, avvezzi alle parole quanto indifferenti alle chiacchiere, sono andati in stampa col programma. Prima che a qualcuno venisse in mente di ripensare quanto ripensato.

Morale: nel cartellone degli incontri agostani di Cortina Giovanardi c'è.

Per le balle, in Italia, un posticino si trova sempre.

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