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E il Pd aiuta ancora il compagno Buzzi: un appalto da 7,2 milioni per gli asili

Procedura d'urgenza a Fiumicino: il sindaco Montino dà lavoro alle coop amiche dell'indagato

E il Pd aiuta ancora il compagno Buzzi: un appalto da 7,2 milioni per gli asili

Riceviamo e pubblichiamo:

Mi riferisco all’articolo a pagina 8 di tale quotidiano pubblicato il 15 settembre dal titolo “E il Pd aiuta ancora il compagno Buzzi: un appalto da 7,2 milioni per gli asili”, nel cui sottotitolo si afferma che “il sindaco Montino dà lavoro alle coop amiche dell’indagato”. Tale affermazione è gravissima e del tutto infondata. Intanto perché il sindaco non si occupa di gare ed affidamenti e tantomeno interferisce sugli esiti. Ci sono gli uffici preposti che si occupano di espletare tutte le corrette procedure. Inoltre, sui servizi di pulizia, ausili arato, giardinaggio e disinfestazioni presso gli asili nido e le scuole dell’infanzia di Fiumicino, è stata seguita la strada indicata dallo Stato italiano. Ricorrere, tutte le volte che se ne presenta la necessità, direttamente alla Consip. Questo è stato fatto. Devo ricordare che Consip è una società per azioni del Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), che ne è l’azionista unico. Le convenzioni, ovvero l’acquisto centralizzato del bene tramite fornitori preselezionati da Consip con gara, sono la prima strada di approvvigionamento, anche per i Comuni. Se ci sono questioni da sollevare nei confronti della Consip deve essere il Prefetto a segnalarle e il Comune si comporterà di conseguenza. L’accostamento della mia persona a fatti e persone che ruotano attorno a Mafia Capitale sarà materia, ancora una volta, per il mio avvocato che si occuperà di difendere in Tribunale la mia onorabilità.

On. Esterino Montino

Fiumicino (Roma) - Xxxx Sette milioni e 200mila euro alla ex coop di Buzzi per pulire gli asili. È l'appalto di 5 anni assegnato in «tutta fretta» nella settimana di Ferragosto dal comune di Fiumicino alla «Cns Bologna», la prima cooperativa a finire nella maxi inchiesta di Mafia capitale. Una procedura d'urgenza visto che i vecchi appalti (alla «Faro» di Fiumicino e alla «Team Service» di Claudio Lotito) erano scaduti da tempo e l'anno scolastico stava per cominciare. Fin qui nulla di strano se non fosse che le vecchie convenzioni erano terminate sì, ma da ben tre anni. Tanto da farle continuare a colpi di proroga per altri 30 mesi, fino a quando non sarebbe stato più possibile. Ecco che l'amministrazione guidata dal senatore pd Esterino Montino, «Sterino» lo chiama durante una telefonata un collaboratore di Buzzi, Michele Nacamulli, affermando: «Sterino sarebbe ottimo») si rivolge alla Consip, una piattaforma statale controllata dal ministero del Tesoro, per risolvere il problema bypassando le regolari gare d'appalto, visti i tempi tecnici. La Cns, dal canto suo, subappalta il tutto alla «Formula Servizi» di Forlì, altra coop fondata da Buzzi, ma che dal momento dell'arresto ne ha preso le distanze.

Nell'indagine svolta dal pool anticorruzione del pm Raffaele Cantone, per la Cns c'è un appalto da 21 milioni di euro assegnato dall'Ama, la municipalizzata capitolina, alla stessa Cns, associata alla coop «29 giugno» dello stesso Buzzi e in cui lo stesso faceva parte del consiglio di sorveglianza. Le carte della Procura antimafia parlano della Cns, poi, per un appalto da tre milioni di euro per le pulizie nelle sedi del ministero del Lavoro a Roma, vinto dalla stessa Cns e da un'altra azienda, trasferito dal consorzio alla «29 giugno» per inadempienze della prima società incaricata da Cns.

Insomma, nulla di irregolare per Fiumicino se non fosse che i tempi per l'indizione di una gara europea c'erano tutti dal 2012, anche tirando avanti a proroghe. In particolare la determinazione, firmata il 10 agosto da un dirigente del comune tirrenico, Roberto Sampò, riguarda «l'impegno del Cns, Consorzio nazionale servizi, per l'affido dei servizi di pulizia, ausiliariato, giardinaggio e disinfestazione presso le scuole dal primo settembre 2015 al 31 luglio 2019». Fra i compiti affidati al Cns, da questo passati alla Formula Servizi, guardiania e portineria dei plessi, pulizia quotidiana dei locali e degli spazi esterni, pulizia straordinaria, ausilio al personale educativo, sorveglianza, lavaggio e asciugatura biancheria dell'asilo nido, chiusura del plesso, accensione e spegnimento dell'impianto di riscaldamento, servizio in mensa, piccoli lavori di manutenzione. Gli asili coinvolti: «Il Delfino Curioso», «L'Allegro Ranocchio», «L'Anatroccolo», «L'Isola che non c'è», «L'Aquilone», «Il Faro Incantato», «La Scatola Magica», «L'Arcobaleno», «La Giostra», la «Coccinella». La giustificazione di tutto è a pagina 7 dell'atto: «(…) le amministrazioni dopo l'intervento della spending review non possono sottrarsi all'obbligo di rifornirsi da una centrale di acquisto, sia essa la Consip che una a livello locale, e che le convenzioni, ovvero l'acquisto centralizzato del bene tramite fornitori pre selezionati da Consip sono la prima strada ecc. ecc.». Del resto la Cns non è nuova ad appalti di grossa portata: assieme a Manutencoop, sempre di Bologna, nel 2013 si vide aggiudicare dalla Consip il mega-appalto da 1 miliardo di euro per la pulizia delle scuole italiane.

Su nove lotti sei vennero aggiudicati alle cooperative emiliane, il 65,5% del valore complessivo.

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