Politica

Ecco cosa non ha capito chi è contro il Family day

Ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale

Ecco cosa non ha capito chi è contro il Family day

Unioni civili sì, unioni civili no. Stepchild sì, stepchild no. Il ddl Cirinnà sta dividendo l'Italia e, a una settimana di distanza dal "family gay, è sceso in piazza chi non vuole "rottamare la famiglia". Quel popolo cattolico che i mass media di sinistra vuole dipingere come becero, integralista e razzista.

Le critiche più feroci sono state rivolte al Papa e alla Chiesa, colpevole di ingerenze nella vita politica italiana. Non si rispetta il principio "Libero Stato in Libera Chiesa", dicono erroneamente. Lo Stato deve essere laico, ma la Chiesa, per la sua stessa natura, è e deve essere confessionale. Il Papa parla a tutti i cattolici in qualità di capo spirituale, mentre i preti italiani parlano ai propri parrocchiani. Perché la libertà di manifestare e di protestare contro una legge deve essere prerogativa solo dei laici se anche i preti hanno il diritto di voto esattamente come i loro parrocchiani laici? Ah già, perché, secondo i laicisti di sinistra, i preti, non avendo famiglia, non sarebbero titolati a parlare di matrimonio e figli. Come se per avere un'opinione sulla droga si debba per forza fare uso di coca.

Ma anche i liberali duri e puri si sono espressi a favore del ddl Cirinnà in nome del principio che ognuno deve poter disporre della propria vita come crede. E il punto sta proprio qui: ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale, quello di avere un padre e una madre. Un diritto non concesso da Dio ma da Madre Natura. Da che esiste il mondo la Natura ha stabilito che i figli possano nascere solo da un rapporto sessuale tra un uomo e una donna. Un fatto valido per tutti, laici, atei e cattolici e far procreare, attraverso la pratica dell'utero in affitto, un bimbo pagando una donna sconosciuta o servendosi della disponibilità di un parente di uno dei due gay, è un abominio a cui chiunque dovrebbe avere il diritto di opporsi.

Ma ormai il mondo va così e non si può fermare la scienza, sostengono i benpensanti di sinistra. Sì, è vero, la Chiesa era contro i trapianti d'organi, le trasfusioni ed è altrettanto vero che molti politici che protestano contro il ddl Cirinnà sono divorziati e risposati ma tutti accomunati dal principio che la famiglia è solo quella riconosciuta dalla nostra Costituzione, tanto difesa e sbandierata dai radical chic di sinistra. Ma, si sa, la Costituzione è come l'Europa: viene difesa solo quando fa comodo. Per far passare l'utero in affitto, le unioni civili e la fecondazione assistita eterologa, allora è bello essere europeisti. Quando si tratta di adottare sull'immigrazione le stesse politiche dell'Ungheria, della Germania o della Danimarca che ha deciso di privare i migranti dei loro beni per coprire le spese dell'accoglienza, allora essere europeisti è una vergogna.

Sarebbe bene che una certa parte politica facesse pace col cervello.

Commenti