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Ecco i Caffè che hanno unito l'Italia

In una guida bar, ristoranti e hotel d'epoca, tra rivoluzioni, manifesti e grandi idee

L a storia di un Paese non passa solo per i palazzi degli intrighi, per i campi di battaglia, per le regge e per le corti, per le piazze delle rivolte e per le carceri delle prigionie. Passa spesso per i caffè, per gli hotel, per i ristoranti. Luoghi dove sono state organizzate rivolte, elaborati manifesti, scritti libri fondamentali, fondati movimenti artistici e culturali. Che cosa sarebbe l'Italia senza il Caffè Gambrinus di Napoli, senza il Giubbe Rosse di Firenze, senza il Florian di Venezia? Luoghi mitici, tutti raccolti nella guida Locali Storici d'Italia 2017, edita dall'omonima associazione culturale.

Sono 230 gli alberghi, i ristoranti, le pasticcerie, le confetterie, i caffè letterari elencati e recensiti nella guida. Di essi 100 hanno una sorta di «asterisco», essendo considerati vere e proprie fucine di cultura perché sede di eventi a loro modo straordinari.

Di dieci tra i più noti caffè e ristoranti storici raccontiamo la storia nei box qui sotto. Ma locali straordinari sono in tutta Italia. Come il Caffè Meletti di Ascoli Piceno, dove è prodotta la celebre Anisetta. Come la Trattoria Da Romano di Burano, a Venezia, una vera galleria d'arte con ben 450 quadri che letteralmente ricoprono le pareti. Come la pasticceria Vigoni di Pavia, che da quasi un secolo e mezzo è una sorta di succursale della vicina Università, con studenti e professori che vi si ritrovano a tutte le ore. Come il Caffè Fantoni di Villafranca, nel Veronese, il cui proprietario aveva il vezzo di creare un prodotto per ogni impresa o evento. Come il Caffè Camparino in Galleria, a Milano, dove è stato letteralmente inventato il rito meneghino dell'aperitivo.

Dell'apericena riparliamone nell'edizione 2117 della guida.

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