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Ecco i veri numeri dei vaccini: Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia in testa

La sinistra si adopera nel propagandare la vulgata che il Lazio è la nuova locomotiva d'Italia nella lotta al Covid, mentre la Lombardia è diventata la vera pecora nera. Ma la realtà è un'altra...

Ecco i veri numeri dei vaccini: Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia in testa

“I ritardi con i vaccini? Tutta colpa delle Regioni a guida centrodestra. La sanità torni allo Stato”. Da giorni, settimane e mesi la sinistra si adopera nel propagandare la vulgata che il Lazio è la nuova locomotiva d'Italia nella lotta al covid, mentre la Lombardia è diventata la vera pecora nera.

Ma sarà davvero così? In realtà, le cifre ufficiali, presenti nel sito del governo, raccontano tutto un altro film. Con 1.536.866 la prima Regione per dosi somministrate è la Lombardia. Subito dietro c'è il Lazio con 992.743 dosi somministrate. A seguire ci sono il Veneto (832.439), l'Emilia (829.106), la Campania (809.023), Piemonte (773.382), Sicilia (764.936), Toscana (614.168) e, infine, la Puglia (584.496). La Lombardia è prima anche per numero assoluto di vaccinati totali: 484.078 lombardi contro i 285.991 dei laziali e i 283.983 degli emiliano-romagnoli.

Un altro falso mito da sfatare, consultando il sito del Sole24ore (non certo un pericoloso quotidiano sovranista...), sono le vaccinazioni dei più anziani. La Lombardia ha vaccinato più over 90 del Lazio: il 66,1% dei 90enni lombardi ha ricevuto almeno la prima dose, mentre i laziali sono fermi al 61,1%. Anche il numero degli anziani che hanno ricevuto pure la seconda dose è più elevata: 42,6% in Lombardia contro il 35,2% nel Lazio. Tra gli over 80, invece, il Veneto (63,7%) e le Marche (62,3%), superano Campania (56,9% ), Puglia (56,5%) ed Emilia Romagna (53,9%) nella somministrazione della prima dose. Hanno percentuali migliori persino la Basilicata (60,8%) e l'Abruzzo (59,3%), Regioni note per non avere certo una sanità eccellente come quella della 'rossa Emilia'. La Lombardia? È al 51,7%, una percentuale di molto superiore alla Regione fanalino di coda: la 'rossa Toscana' (28,6%) che ha dato la precedenza agli avvocati e ai 'saltafila' come Andrea Scanzi.

Nel rapporto tra le dosi di vaccini somministrate e quelle consegnate, invece, il Veneto del 'doge Zaia' è tra le Regioni con le percentuali migliori (90,8%), preceduta solo da due terre molto più piccole come il Molise (91,2%) e la provincia di Bolzano (94,4%). Sorprende, invece, trovare in quinta posizione la Sicilia (88,6%) governata sempre dal centrodestra. Ma il dato veramente rilevante è che, anche in questo raffronto, tra l'osannato Lazio di Zingaretti e la vituperata Lombardia di Fontana la differenza è davvero minima: Roma segna l'86,3%, mentre Milano l'85%. Non certo un distacco abissale.

Il Friuli Venezia Giulia presieduto dal leghista Massimiliano Frediga, come si può vedere dai grafici riportati sul sito di Repubblica (altro quotidiano non certo vicino al centrodestra), è la Regione che ha vaccinato più persone in rapporto alla sua popolazione (6,41%), subito dopo la provincia di Bolzano che è a quota 6,56%. Anche il Piemonte del forzista Alberto Cirio, sempre con il 6,38%, si colloca in terza posizione in questa singolare classifica. A seguire troviamo l'Emilia Romagna con una cifra pari al 6,36%. Le 'rosse' Toscana, Lazio, Puglia e Campania sono, invece, tutte sotto il 5%.

Alle resa dei conti, quindi, le fredde cifre, dietro le quali si nascondono i volti di tanti italiani desiderosi di riassaporare il loro ritorno alla vita, raccontano una verità diversa e assai scomoda rispetto al chiacchiericcio mediatico diffuso da una certa televisione e da una certa stampa.

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