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Ecco la verità sulla candidata grillina "strappata alla Merkel"

Dalla Germania arriva una netta presa di distanza nei confronti della D’Alessandro: “Abbiamo l’impressione che la sua posizione alla Wirtschaftsrat sia stata esagerata dal suo partito nei media italiani”

Ecco la verità sulla candidata grillina "strappata alla Merkel"

Vip, imprenditori, professionisti e via dicendo. Il dream team grillino di supercompetenti che correranno nelle liste plurinominali è svelato. E tra i nuovi volti con cui Di Maio ha rifatto il trucco al Movimento che minacciava di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”, una ragazza di ventott’anni ha già conquistato la scena. Si chiama Alessia D’Alessandro ed è candidata nel collegio uninominale Campania 2-10 dove, ai nastri di partenza, la attendono (a sinistra) il “re della frittura” Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli, e (a destra) Marta Ferraioli, professoressa di Procedura penale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata.

Il candidato premier grillino l’ha presentata come un’economista che lavora (niente di meno che) per il Centro ricerche economiche (Wirtschaftsrat) della Cdu di Frau Merkel. Peccato che, proprio dalla Germania, arriva una netta presa di distanza nei confronti della D’Alessandro. “Abbiamo l’impressione che la sua posizione alla Wirtschaftsrat sia stata esagerata dal suo partito nei media italiani”, ha detto all’agenzia tedesca Dpa l’organizzazione dove ha lavorato la grillina. Si tratta di un think tank economico legato alla Cdu e non di un organo del partito. “D’Alessandro lavora come assistente alla Wirtschaftsrat sin dal primo aprile 2017 - continuano dall’organizzazione - la settimana scorsa ci ha informati della sua candidatura. Non è mai stata attiva in campi politicamente rilevanti e non ha contatti politici”. Oggi la candidata ha lasciato la Wirtschaftsrat su sua richiesta.

Della candidata “strappata alla Merkel” e del suo straordinario curriculum si è detto e scritto anche altro in queste ore. C’è chi sostiene sia plurilaureata, poliglotta e uscita dal prestigioso “Istituto di studi politici di Parigi” (Sciences Po). È la classica candidata che non t’aspetti, una che fino a qualche tempo te la saresti immaginata ovunque ma non lì, non certo in quelle liste, non con quella casacca cucita addosso. Troppo perfetta per non esser posticcia. A fare un debunking a trecentosessanta gradi della presunta enfant prodige ci hanno pensato “Gli Eurocrati” dal loro profilo Facebook . “Fonti stampa ci segnalano che Alessia D’Alessandro, la candidata del MoVimento 5 Stelle, in realtà non ha studiato a Sciences Po ma ha fatto l’Erasmus, si è laureata in Germania ma presso un’università privata di Brema fondata nel 2001, non è plurilaureata ma ha semplicemente una triennale e una specialistica, non ha conseguito alcun dottorato”. Insomma, “come Luigi Di Maio si presenta bene e indossa completi su misura ma alla fine rimane una hostess dello stadio San Paolo di Napoli, anche lei è poco più di una studentessa”.

Però, concludono caustici, “rispetto al candidato premier almeno è in corso”.

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