Cronaca locale

"Elder e Natale cattivi ragazzi". Ma i media americani attaccano

La famiglia del killer chiede il rispetto della privacy. Gli ex compagni parlano di due da evitare: «Spacciatori, violenti»

"Elder e Natale cattivi ragazzi". Ma i media americani attaccano

La foto di Christian Gabriel Natale Hjorth bendato dopo l'arresto è finita ieri sui media americani, con la Cnn che l'ha pubblicata in evidenza sulla home del suo sito parlando di immagine «scioccante».

C'è da scommettere che l'immagine dei due balordi responsabili dell'omicidio di Mario Cerciello, carabiniere, neo sposo e cittadino esemplare, verrà a breve «ripulita», se non santificata. E che la condotta dei due californiani in cerca di droga per sballarsi, la ferocia di uno dei due nell'uccidere con 11 coltellate il vice brigadiere passi in secondo piano rispetto al clamore del trattamento riservato da qualcuno dell'Arma ai due in fase di interrogatorio.

Ma chi sono Finnegan Lee Elder e Natale Hjorth? Oltreoceano su di loro ci sono opinioni discordanti. La famiglia del primo, che con una nota diffusa ai media americani ha espresso sentite condoglianze ai familiari di Cerciello, ha appeso fuori casa un cartello invitando al il rispetto della privacy. «Siamo scioccati e sgomenti per gli eventi accaduti - le uniche parole - ma abbiamo pochissime informazioni indipendenti. Non siamo stati in grado di avere alcuna comunicazione con nostro figlio».

Gloria Keeley, vicina e amica di lunga data parla di un «ragazzo normale», che viveva con i genitori e usciva con amici e fidanzata. «Non l'ho mai visto violento - dice - Non ho mai visto nulla che mi portasse a credere che sarebbe potuta succedere una cosa del genere. Conosco Fin da quando è nato, il ragazzo più carino, uno dei vicini più carini».

Ma la sua sembra essere una voce fuori dal coro. Altri due vicini non sono molto sorpresi dell'arresto e lo definiscono un piantagrane, raccontando diversi episodi in cui si era ubriacato e aveva vomitato davanti alla loro casa. Su Instagram Finnegan, reo confesso dell'omicidio, si fa chiamare «King of Nothing», il «re del nulla» e nella sua biografia che «Death is guaranteed, life is not», «la morte è assicurata, non la vita».

Nato a San Francisco, vive nella Bay Area, dove abitano le famiglie più ricche, quelle che possono permettersi una casa vista Golden Gate, il ponte che si affaccia sul Pacifico. Si è diplomato alla Tamalpais High School nel 2018 a Mill Valley, sempre nella baia di San Francisco, una delle migliori cento scuole superiori della California, con circa 1.500 iscritti. Ed è lì che ha preso il diploma anche l'amico Natale Hjorth. I due ragazzi, scorrendo i nomi della classe 2018, sono tra i pochi a non aver ricevuto gli «onori», assegnati in base alla media finale dei voti.

Natale Hjorth faceva parte dei reporter che lavoravano al giornale della scuola, The Tam News, che ha anche un sito online di informazione. «Siamo sconvolti», ha fatto sapere la scuola. «È folle sentire che è successo alle persone del mio liceo, non me lo aspettavo», ha aggiunto uno degli studenti, Charlie Lupenow. Lupenow e i suoi amici conoscevano anche Natale Hjorth, giocatore di lacrosse al liceo. «L'ho sempre visto un po' impreciso, ma niente di così brutto», ha raccontato Matt Kearney. Ma non tutti sono così buoni.

«Quando Gabe è sotto l'effetto della droga è matto, ha molta rabbia - dice all'emittente Abc7 news un'ex compagna di scuola, ripresa in condizioni di anonimato - È noto qui per essere uno spacciatore. Pensa di potersela cavare sempre con tutto».

«Ho sempre saputo che è un cattivo ragazzo - fa eco Tommy Flynn, che era nella stessa classe - Andava in giro a raccontare di essere coinvolto in affari in cui non vorresti che i tuoi figli fossero invischiati.

Ed è conosciuto in città come un mezzo delinquente».

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