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Elettricità e canone Rai: da gennaio si pagherà con la "bolletta doppia"

Il requisito non sarà più la tv: pagherà chiunque abbia pc, tablet e smartphone

Elettricità e canone Rai: da gennaio si pagherà con la "bolletta doppia"

Una scorribanda da un miliardo e ottocento milioni di euro. Questo il bottino a cui punta, famelico, il premier Matteo Renzi col trucchetto di infilare il canone Rai nella bolletta della luce. "Sul canone a breve, a brevissimo - assicura il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli - verrà presentata una proposta di riforma. Si tratta di aspettare solo qualche giorno". Non appena il presidente del Consiglio tornerà dalla "gita" in Australia, dove nei giorni scorsi ha partecipato al G20 di Brisbane, il governo valuterà in quale strumento legislativo infilare la riforma che porterà nelle casse di viale Mazzini la bellezza di 500 milioni di euro in più.

Stando alle indiscrezioni vicine a Palazzo Chi, riportate oggi da Claudio Marincola sul Messaggero, Renzi dovrebbe optare per inferire la riforma del canone nella legge di stabilità. Preferisce servirsi di un emendamento piuttosto che scrivere un decreto ad hoc. Come già annunciato nei giorni scorsi, la tassa più odiata dagli italiani finirà all'interno della bolletta della luce. E si pagherà sin dal prossimo gennaio. "Ogni famiglia che ha sottoscritto un contratto per la fornitura di energia dovrà pagare il canone", spiega Marincola ricordando che "il requisito non sarà più il possesso del televisore ma di quello di qualsiasi device". In buona sostanza, si pagherà anche se si è in possesso di un computer, di un tablet o di uno smartphone. Per non pagare l'intestatario della bolletta della luce dovrà quindi dimostrare di non avere alcun dispositivo che lo possa collegare con i canali di servizio pubblico.

Secondo una prima stima, che però deve essere ancora confermata, il canone varierà tra i 35 e gli 80 euro a secondo delle fasce di reddito. Sono, poi, previste delle esenzioni, anche se minime. Non pagherà, infatti, chi guadagna sotto i 7.500 euro all'anno o chi accumula 20mila euro all'anno e ha tre figli a carico.

Per farla breve: pagherà la maggior parte degli italiani.

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