Cronaca internazionale

Elicotteri e teleferiche per salvare i bambini intrappolati nella funivia

Si spezza un cavo: cabina sospesa a 300 metri. Nella notte recuperati i 6 minori e i due adulti

Elicotteri e teleferiche per salvare i bambini intrappolati nella funivia

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Elicotteri e teleferiche per salvare i bambini intrappolati nella funivia

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In una profonda valle di una remota regione del Pakistan nord-occidentale, sei bambini e due insegnanti, sono rimasti intrappolati, appesi nel vuoto, nella cabina di una funivia. Tutto è successo ieri intorno alle 7 del mattino (le 4 di notte in Italia) vicino alla città di Battagram, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, a circa 200 chilometri da Islamabad. I ragazzini stavano utilizzando il mezzo per andare a scuola quando un cavo si è rotto a un'altezza di circa 365 metri.

Qui gli abitanti dei villaggi usano le funicolari spesso per raggiungere la scuola o gli uffici, ma le strutture sono caratterizzate da scarsa manutenzione e ogni anno qualcuno muore o rimane ferito mentre le adopera. Il Paese è rimasto tutto il giorno con il fiato sospeso: un sedicenne, con problemi cardiaci, è rimasto incosciente per diverse ore, come ha raccontato un adulto sulla funivia di nome Gulfaraz, 20 anni. «Per l'amor di Dio aiutateci», ha poi implorato. Solo in tarda serata i sei bambini e i due adulti sono stati salvati. Il soccorso del primo sarebbe avvenuto grazie a «un'operazione con l'imbracatura» effettuata da un elicottero. Il secondo ragazzino è stato salvato dalla gente del posto utilizzando una teleferica. Gli ultimi quattro minori e i due insegnanti sono stati salvati attraverso delle operazioni da terra, forse grazie all'intervento di soccorritori che si sono serviti di una zipline aiutati anche dalla popolazione locale.

Le immagini mostrano un soccorritore penzolare da un cavo dell'elicottero vicino alla piccola cabina, con le persone a bordo strette l'una con l'altra. La vettura stava facendo il quinto viaggio della giornata. Su strada, il percorso dal villaggio alla scuola locale dura circa due ore a causa del terreno montuoso. In funivia lo riduce a soli quattro minuti. Ci sono volute almeno quattro ore per l'arrivo del primo elicottero di soccorso. «È un'operazione lenta e rischiosa. Una persona deve legarsi con una corda e salire su una piccola seggiovia e salvarli uno per uno», ha detto Abdul Nasir Khan, un residente. I bambini a bordo hanno un'età compresa tra i 10 e i 16 anni. Uno è svenuto a causa del caldo e della paura, ma non è chiaro se si tratti dello stesso bambino di 16 anni. È stato il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwaar-ul-Haq Kakar, a ordinare il salvataggio in elicottero. «Sono felice che si stiano facendo progressi», ha commentato. Il soccorso è stato reso estremamente difficile a causa delle condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da venti molto forti. C'è stata preoccupazione per il fatto che le pale del motore dell'elicottero potessero aumentare l'instabilità della cabina. In seguito le operazioni con gli elicotteri infatti sono state sospese per non mettere in pericolo l'unico cavo dell'impianto che ancora non si sia spezzato. Il salvataggio ha commosso i pakistani di tutto il Paese che lo hanno seguito in televisione. Una folla ansiosa si è radunata su entrambi i lati della valle per assistere alla missione. E i parenti delle persone intrappolate hanno pregato a lungo mentre osservavano lo svolgersi dell'operazione io soccorso. «La gente nella nostra zona è qui e piange», ha detto Gulfaraz. Ma è ormai notte in Pakistan e l'oscurità ostacola ulteriormente l'operazione, così come le condizioni meteorologiche caratterizzate da caldo e umido e continue raffiche di vento, con forti piogge e temporali. «I genitori sono riuniti vicino al luogo della tragedia. Siamo tutti preoccupati», aveva detto il preside Ali Asghar Khan, che gestisce la scuola frequentata dai bambini. Nel 2017 dieci persone rimasero uccise quando una funivia cadde in un burrone profondo centinaia di metri nella popolare località montana di Murree a causa della rottura del cavo.

Questa volta, la storia è a lieto fine.

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