Elezioni Regionali 2020

Emilia Romagna boom: ha votato il 58% alle 19 quasi il doppio del 2014

È boom per l'affluenza in Emilia Romagna dove alle 19 è stata del 58,82%. Un dato in forte crescita rispetto al 30,89% registrato alle 19 alle precedenti consultazioni

Emilia Romagna boom: ha votato il 58% alle 19 quasi il doppio del 2014

È boom per l'affluenza in Emilia Romagna dove alle 19 è stata del 58,82%. Un dato in forte crescita rispetto al 30,89% registrato alle 19 alle precedenti consultazioni. La prossima rilevazione riguarderà i dati totali dell'affluenza alle ore 23, alla chiusura delle urne.

I favoriti alla presidenza in quella che si profila come una corsa a due sono il governatore uscente Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (candidata leghista sostenuta dal centrodestra unito). Il sistema con cui si vota in Emilia Romagna contempla l'opzione del voto disgiunto ed è proprio quello che potrebbe incidere sull'esito elettorale. Nel dettaglio, l'elettore emiliano romagnolo ha diverse possibilità nell'urna: può votare a favore solo una lista e, in questo caso, il voto espresso si intende anche a favore del candidato presidente, così come può tracciare un segno sul contrassegno per il solo candidato governatore, ma può pure, appunto, esprimere un voto disgiunto per uno dei candidati alla carica di presidente e per una delle liste che non sono collegate a lui. Il sistema di voto contempla inoltre la possibilità della doppia preferenza con obbligo della preferenza di genere (si possono indicare, quindi, anche i nomi di due candidati consiglieri, ma nel rispetto dell'alternanza uomo-donna, pena l'annullamento della seconda preferenza). Per questo motivo la Lega ieri ha suggerito ai propri sostenitori di tracciare due crocette per evitare "trucchi" o voti poco chiari che possono essere annullati.

Affluenza più alta del solito anche in Calabria dove il dato delle 12 si attesta al 10,05%. Nella precedente tornata elettorale l'affluenza alle ore 12 era stata dell'8.51%. Qui a sfidarsi per la presidenza sono Francesco Aiello (M5s) Filippo Callipo (Pd) e l'azzurra Jole Santelli (centrodestra). In Calabria, a differenza dell'Emilia, non c'è la possibilità di esprimere il voto disgiunto, ma manca pure la preferenza di genere. L'elettore calabrese può votare solo per un candidato alla presidenza della giunta regionale, tracciando un segno sul nome, ma anche per un candidato governatore e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta.

È possibile inoltre votare solo a favore di una lista (e in questo caso il voto si intenderà espresso anche per il candidato presidente).

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