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Erario scatenato contro la pace fiscale chiesta da Salvini: "Ridurre l'evasione non è perseguitare"

Mentre la delega fiscale compie il suo iter parlamentare, s'incendia il tema tasse

Erario scatenato contro la pace fiscale chiesta da Salvini: "Ridurre l'evasione non è perseguitare"

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Mentre la delega fiscale compie il suo iter parlamentare, s'incendia il tema tasse. La giornata di ieri è stata contraddistinta dal botta e risposta a distanza tra il direttore dell'agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Durante un evento a Roma, Ruffini manda un messaggio nemmeno troppo velato al ministro leghista: «Il contrasto all'evasione non è volontà di perseguitare qualcuno», l'Agenzia «non un'entità belligerante». Il recupero di quanto dovuto, pertanto, «è un fatto di giustizia» nei confronti di tutti «coloro che - e sono la stragrande maggioranza - le tasse, anno dopo anno, le pagano, e le hanno pagate, sempre fino all'ultimo centesimo, anche a costo di sacrifici e nonostante l'innegabile elevata pressione fiscale».

Il leader del Carroccio, poche ore prima, aveva rispolverato il vecchio cavallo di battaglia di una «grande e definitiva pace fiscale» scatenando l'ira delle opposizioni, che gridano al condono. E da Cagliari, ieri Salvini ha spiegato che «una pace fiscale per chi ha fatto le dichiarazioni, ma non è riuscito a versarle tutte è un vantaggio per lo Stato che incassa una marea di miliardi da usare per stipendi e pensioni e significa una liberazione per 15 milioni di persone». E poi l'affondo: «Non posso pensare che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, sono persone che hanno avuto un problema con il fisco», ha detto, «non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutati non condannati. Poi gli evasori totali per quanto mi riguarda vanno in galera». Tra le fila del governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani non ha chiuso alla proposta salviniana: «Forza Italia è contro qualsiasi tipo di condono, siamo favorevoli a una pace fiscale», ha detto durante un'intervista a Sky, «sono ben lieto che la Lega ci segua su questo piano. Nella delega fiscale mi fa piacere che ci siano dei passi avanti» in questo senso, «la pace fiscale dev'essere una pace in cui si paga una gran parte del debito, sempre e soltanto da parte di chi è in regola», ha spiegato Tajani.

Tornando però ai numeri della riscossione, Ruffini ha ricordato che nel 2022 sono stati recuperati «nel complesso la cifra record di oltre 20 miliardi di evasione. Il più importante risultato di sempre». Ruffini ha snocciolato poi altre cifre a sostegno del lavoro svolto dal suo istituto: «Abbiamo declinato i controlli in un'ottica collaborativa e di prevenzione: tantissime anomalie vengono ormai in prima battuta semplicemente segnalate con una lettera di compliance. Solo con queste comunicazioni, nel 2022 abbiamo restituito al bilancio dello Stato 3,2 miliardi di euro, raggiungendo peraltro in questo modo uno dei target del Pnrr». Mentre attraverso l'attività antifrode l'Agenzia è riuscita a «intercettare o bloccare 9,5 miliardi». Ruffini ha poi detto di poter cominciare a guardare al futuro con la prospettiva di un organico rafforzato, grazie al piano straordinario autorizzato dal governo con la legge di Bilancio che dovrebbe portare, entro la fine del 2024, circa 11mila nuove persone. «Di queste», ha detto il direttore, «2.303 sono state assunte nel primo semestre 2023 e altri colleghi arriveranno nei prossimi mesi».

Lo stesso Esecutivo, attraverso il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha ribadito che «oggi abbiamo un tax gap che oscilla tra 75 e 100 miliardi ed è elevato» per cui «la lotta all'evasione la dobbiamo fare e la faremo nel modo più efficace possibile, ma con strumenti nuovi». E questo si traduce nell'uso di «fatturazione elettronica» e «intelligenza artificiale. Con questo siamo in grado di dire al contribuente questo è il tuo reddito, senza fare sconti a nessuno».

Quanto alle rottamazioni, quelle avviate tra il 2016 e il 2018 hanno incassato 19,9 miliardi rispetto ai 53,9 ipotizzati, in base agli ultimi dati.

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