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Esce il libro anti-Trump ed è record di vendite: "Un bimbo capriccioso"

Anticipata la pubblicazione del volume di Wolff «Per tutti è un idiota». Il tycoon: «Soltanto falsità»

Esce il libro anti-Trump ed è record di vendite: "Un bimbo capriccioso"

New York Più penetrante delle anticipazioni: il libro di Michael Wolff va dritto al cuore della Casa Bianca svelando personaggi, fatti e retroscena sino a oggi inediti che creeranno non pochi imbarazzi e grattacapi a Donald Trump. Ma il presidente americano non ci sta, e su Twitter si scaglia contro l'autore di «Fire and Fury: Inside the Trump White House». «Ho autorizzato un accesso pari a zero alla Casa Bianca (l'ho rifiutato davvero molte volte) all'autore del libro falso. Non ho mai parlato con lui per il libro. È pieno di bugie, false rappresentazioni e fonti che non esistono», tuona Trump. «Guardate al passato di questa persona e guardate cosa accade a lui e allo sciatto Steve», aggiunge, riferendosi anche al suo ex stratega Steve Bannon, una delle principali fonti del testo. Quindi, accusa i «fake news media» e il «falso libro» di «attaccare ogni nuovo fronte immaginabile» dopo che la collusione con la Russia si sta rivelando a suo avviso una «bufala totale».

«Fire and Fury» però, uscito ieri in anticipo rispetto alla data prevista del 9 gennaio, è già andato a ruba: su Amazon è schizzato immediatamente in cima alla lista dei best seller e a Washington, nelle librerie in cui è stato consegnato, è esaurito in breve tempo. Mentre online sono già state spedite 250 mila copie. Wolff, intanto, in un'intervista a Nbc News ribatte alle affermazioni di Trump e assicura: «Certo che ho parlato con il presidente. Non so se abbia capito che era un'intervista o meno, ma di certo non era off the record». «Il 100% delle persone che lo circondano, il genero Jared Kushner, Ivanka, mettono in discussione la sua capacità di governare», spiega Wolff. «Tutti l'hanno descritto come un bambino. Ossia intendono che ha bisogno di gratificazione immediata. Dicono che è un cretino, un idiota», continua, assicurando di aver sentito fonti che sono con Trump «ogni giorno». Lo scrittore e giornalista rincara poi la dose: «Quest'uomo non legge. Non ascolta. È come un flipper». «La mia credibilità è messa in dubbio da un uomo che ha meno credibilità, forse, di chiunque abbia mai camminato sulla terra finora», precisa.

Nel testo c'e' un capitolo dedicato ai Jarvanka, come vengono soprannominati Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, e poi ancora agli uomini di Goldman Sachs, e all'ex direttore dell'Fbi James Comey, silurato da The Donald lo scorso maggio. Secondo Wolff, Trump usa il termine «ratto» per riferirsi a Comey. Ampio spazio viene poi dedicato all'ex stratega dalla Casa Bianca, e forse non a caso l'ultimo capitolo si intitola proprio Bannon e Trump. Nel frattempo, dopo il divorzio dal Commander in Chief, Bannon rischia il posto come presidente di Breitbart News. Secondo quanto rivelato da una fonte alla Cnn c'è stata una spinta significativa per convincere il Ceo Larry Solov e Susie Breitbart (la vedova del fondatore Andrew Breitbart) a licenziarlo. E anche il Wsj ha spiegato che i membri del board stanno valutando se estromettere l'ex stratega dal sito ultraconservatore. Di certo, ha già perso il sostegno della miliardaria conservatrice Rebekah Mercer, sua principale finanziatrice e socia di minoranza di Breitbart. «Sto con Trump.

Sostengo il presidente e la piattaforma sulla base della quale è stato eletto», fa sapere Mercer, precisando che lei e la sua famiglia non comunicano con Bannon da molti mesi.

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